Vigili del Fuoco, ecco come li tratta lo Stato
L’Aquila – Da circa 30 anni il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è bloccato nelle carriere, mentre per la Protezione Civile è stato possibile effettuare passaggi di qualifica o assunzioni di livello dirigenziale con una semplice delibera. Così tanti vigili del fuoco stanno arrivando alla pensione senza aver mai conseguito un avanzamento di qualifica. Intanto il contratto nazionale dei VVF è bloccato da 26 mesi, gli straordinari vengono retribuiti con costante ritardo ed il ruolo dei VVF viene sempre più marginalizzato a quello di manovalanza del soccorso. Per questi motivi la RdB P.I. Vigili del Fuoco ha lanciato una campagna nazionale di sensibilizzazione, chiedendo a tutte le forze politiche di presentare, far presentare o semplicemente vistare, l’interrogazione predisposta dalla RdB in cui si chiede al ministro Maroni di intervenire con procedure di urgenza per mettere fine al blocco delle carriere. Ad oggi una interrogazione parlamentare è stata presentata dalla Senatrice Franca Biondelli del PD, in cui fra l’altro si chiede al Ministro dell’Interno come mai allo stato attuale nel Corpo nazionale Vigili del fuoco manchino circa 8.000 qualificati tra personale operativo ed amministrativo. Moltissimi i consiglieri regionali e comunali, di tutti gli schieramenti politici, che dal nord al sud Italia hanno inoltrato medesima interrogazione. Tutte le interrogazioni finora presentate verranno fatte pervenire al Ministero degli Interni oggi, giornata del “POMPIERE MALTRATTATO”, da una delegazione RdB VVF, che alle 9.30 si recherà al Viminale per consegnarle a mano alla Segreteria del Ministro Maroni.
(Ndr) – Il nostro sito riporta volentieri le notizie relative ad un corpo che i terremotati abruzzesi hanno imparato per esperienza diretta a stimare e apprezzare, ed esprime sdegno nei confronti della politica italiana.
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