Inquinamento, sequestrato sito Tosto


Chieti Scalo – Un mare di veleni, finiti forse anche nelle falde idriche e nel fiume Pescara, quindi in mare, chi sa da quanto tempo. Erano in uno dei siti produttivi dell’impresa Walter Tosto, uno dei giganti non solo in Italia del settore serbatoi e caldaie metalliche. Lì li ha trovati, dopo indagini svolte anche con l’ausilio di mezzi aerei, la Guardia di finanza, che ha messo i sigilli al sito e lo ha sequestrato. Ora si cercano i responsabili di uno scempio ambientale meno gigantesco di quello di Bussi, ma non meno tossico e velenoso. Stando a quel che si vede, nel terreno si trovano bombolette di prodotti chimici diversi, forse solventi particolarmente tossici, sfondate e vuote, quindi contenitori che hanno lasciato colare i loro contenuti nel terreno e da lì nel sottosuolo: tutta salute… Un avvelenamento forse molto vasto, che durava da tempo. Un’area forse molto vasta, e forse non la sola, visto che nei mesi scorsi c’era stato un precedente sequestro di un sito per analoghi motivi. Responsabilità? Come sempre tutte da accertare. Ecco ancora un Abruzzo dei veleni, uno stridente schiaffo in faccia a chi da sempre parlava di regione verde d’Europa, di ambientalismo, di altre parole che sono solo retorica per costruirsi carriere politiche ben remunerate. La verità è quella che sta sottoterra da tante parti, e chi sa in quante altre ancora, perchè qui ognuno ha fatto da sempre solo il proprio comodo, senza controlli, senza sanzioni. Abruzzo al veleno come poche altre regioni, e Abruzzo della chiacchiere vergognose di un ambietalismo e di un protezionismo sfrontati e inutili.


17 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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