Inquinamento, sequestrato sito Tosto
Chieti Scalo – Un mare di veleni, finiti forse anche nelle falde idriche e nel fiume Pescara, quindi in mare, chi sa da quanto tempo. Erano in uno dei siti produttivi dell’impresa Walter Tosto, uno dei giganti non solo in Italia del settore serbatoi e caldaie metalliche. Lì li ha trovati, dopo indagini svolte anche con l’ausilio di mezzi aerei, la Guardia di finanza, che ha messo i sigilli al sito e lo ha sequestrato. Ora si cercano i responsabili di uno scempio ambientale meno gigantesco di quello di Bussi, ma non meno tossico e velenoso. Stando a quel che si vede, nel terreno si trovano bombolette di prodotti chimici diversi, forse solventi particolarmente tossici, sfondate e vuote, quindi contenitori che hanno lasciato colare i loro contenuti nel terreno e da lì nel sottosuolo: tutta salute… Un avvelenamento forse molto vasto, che durava da tempo. Un’area forse molto vasta, e forse non la sola, visto che nei mesi scorsi c’era stato un precedente sequestro di un sito per analoghi motivi. Responsabilità ? Come sempre tutte da accertare. Ecco ancora un Abruzzo dei veleni, uno stridente schiaffo in faccia a chi da sempre parlava di regione verde d’Europa, di ambientalismo, di altre parole che sono solo retorica per costruirsi carriere politiche ben remunerate. La verità è quella che sta sottoterra da tante parti, e chi sa in quante altre ancora, perchè qui ognuno ha fatto da sempre solo il proprio comodo, senza controlli, senza sanzioni. Abruzzo al veleno come poche altre regioni, e Abruzzo della chiacchiere vergognose di un ambietalismo e di un protezionismo sfrontati e inutili.
Non c'è ancora nessun commento.