Gdf: frodi fiscali, scoperta maxi evasione presso società con sede a Manoppello
Pescara – (F.C.). Al termine di oltre un anno di indagini, i Finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Pescara, nell’ambito delle attivita’ svolte a contrasto dell’evasione, dell’elusione e delle frodi fiscali, hanno scoperto una maxi evasione fiscale perpetrata da una societa’ con sede in Manoppello, che lavora nel settore della “fabbricazione di oggetti di gioielleria ed oreficeria”. Ad attirare l’attenzione degli investigatori, l’elevato tenore di vita di un noto imprenditore, il quale, tuttavia, non risultava intestatario di autovetture o di altri beni mobili o immobili e che, anzi, risultava essere un semplice dipendente della societa’. L’analisi dei dati relativi alla societa’ stessa lasciava emergere una situazione paradossale, caratterizzata da “una sistematica antieconomicita’” della struttura imprenditoriale, che non sembrava avere mezzi di sostentamento plausibili, evidenziando nei bilanci continue perdite a fronte di rimanenze finali di importo rilevante. Emergeva, anche che, nonostante ripetuti trasferimenti di quote e nomina formale di terzi amministratori (familiari e stretti collaboratori), la gestione di fatto dell’attivita’ restava nelle mani dell’imprenditore, che, peraltro, “poteva disporre a piacimento dei conti societari”. E’ stata, quindi, avviata una attivita’ investigativa ad ampio raggio nei confronti sia del “dominus” che dei suoi prestanome, che consentiva di rinvenire e sequestrare, in un appartamento di uno dei soci, nascosto in un locale lavanderia, un server contenente la contabilita’ “parallela” a quella ufficiale. La societa’, infatti, attraverso uno stratagemma informatico, deteneva due contabilita’: una ufficiale e artefatta, in base alla quale venivano redatte le dichiarazioni dei redditi e dell’Iva, che chiudevano sistematicamente in perdita o con utili trascurabili; l’altra, reale e occulta, che riportava l’effettivo ammontare delle transazioni effettuate, dei movimenti di cassa e del magazzino, che chiudeva con saldi annuali molto positivi e con utili straordinari. Al termine della minuziosa ricostruzione, le Fiamme Gialle hanno accertato l’evasione di imposte sui redditi per oltre 5,7 milioni di Euro e di Iva per oltre 1,2 milioni di Euro. Il superamento delle soglie di evasione previste ha comportato la denuncia di 4 soggetti alla locale Procura della Repubblica.
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