Sindacati, no a delocalizzazioni


L’Aquila – I segretari Cgil, Cisl, Uil regionali Abruzzo e provinciali L’Aquila riuniti a L’Aquila “denunciano le operazioni e le intenzioni di delocalizzazione di funzioni, istituzioni, enti e servizi a danno della città dell’Aquila, che lasciano i cittadini senza punti di riferimento essenziali e costituiscono una menomazione del ruolo di capoluogo che la città ha e dovrà continuare ad avere”.
I sindacalisti scrivono: “Positivo l’esempio delle Poste e di alcune banche, che si sono attrezzate con strutture provvisorie senza abbandonare il territorio. Inaccettabili le scelte di altri soggetti che optano per trasferirsi altrove. Cgil, Cisl, Uil contrasteranno scelte che vanno nella direzione di declassare il ruolo dell’Aquila, che deve essere ricostruita non genericamente come realtà colpita dal terremoto, ma nella sua veste di capoluogo, sede primaria delle Istituzioni regionali, di un’antica Università, di un importante ospedale.
Siamo consapevoli che la realizzazione di sedi provvisorie vedrà le funzioni e i servizi in esse svolte risentire di tutte le difficoltà che la situazione comporta, per cui è giusto prevedere che ci si appoggi a tutto l’Abruzzo, ma le andate via, le delocalizzazioni che non prevedono termini di rientro, l’assenza totale dal territorio sono del tutto inaccettabili.
Cgil, Cisl, Uil incontreranno tutti i soggetti istituzionali, politici, economici e i diversi enti per conoscere e condividere modalità di funzionamento nell’emergenza che garantiscano la loro presenza sul territorio e prefigurino il loro futuro operare nella città dell’Aquila ricostruita, non il contrario.
Cgil, Cisl, Uil ritengono urgente la convocazione del tavolo regionale chiesto al Presidente Chiodi, per fare il punto della situazione e concordare un’agenda del da farsi per affrontarne le priorità dettate dalle emergenze terremoto e crisi, i nodi strutturali su cui è inderogabile intervenire, le scadenze improcrastinabili”.


24 Aprile 2009

Categoria : Economia
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