Barnaby Gunning per L’Aquila in 3D
L’Aquila – E’ di un noto architetto inglese l’idea e la progettazione di un software creato per L’Aquila, lui è Barnaby Gunning esperto in 3D per Internet, all’attivo progetti con Sir Norman Foster e Ron Arad, il sito si chiama L’Aquila Autoritratto (http://comefacciamo.com/autoritratto/L’Aquila) e permetterà di navigare virtualmente nella città in una sorta di viaggio nel tempo: nel passato tra i vicoli, le chiese e i palazzi medioevali, nel presente tra le macerie del terremoto e nel futuro attraverso la costruzione di un modello tridimensionale del capoluogo abruzzese.
Una passeggiata nel web promossa dall’associazione Abruzzo Action grazie a Google Earth e alla cittadinanza aquilana, alla comunità nazionale e internazionale degli utenti di google che potranno caricare sul sito le foto di cui sono in possesso, quelle del prima e del dopo terremoto, per rappresentare nel modo più completo la realtà dell’Aquila. La costruzione di un modello 3D per la progettazione di una versione “al futuro” della città, può essere creata anche a distanza tramite gli strumenti che google mette a disposizione gratuitamente (Google Building Maker e Sketchup”). In futuro, sarà dunque possibile visualizzare in 3D le proposte e i progetti per ciascun edificio da ricostruire. Al momento sono due le “opere” in tre dimensioni della città dell’Aquila visibili su Google Earth. Una di queste, quella del Castello Spagnolo, è stata “edificata” virtualmente in Amazzonia da un appassionato brasiliano. L’altro monumento in 3D è la Fontana Luminosa, riprodotta da un informatico aquilano.
Barnaby Gunning è un membro di Abruzzo Action, associazione di giovani e affermati professionisti, con elevate competenze manageriali nei diversi settori in cui operano, nata con l’obiettivo di rilancio di sviluppo del tessuto sociale ed economico del territorio abruzzese attraverso la promozione e la realizzazione di progetti innovativi nel medio e lungo termine.
Barnaby Gunning è un architetto inglese sposato da quasi vent’anni con un’aquilana. Giovanissimo è ideatore presso lo studio di architettura di Sir Norman Foster del progetto per la copertura del British Museum (Great Court). Associato per diversi anni con lo studio del designer israeliano Ron Arad, è ideatore e responsabile di importanti progetti di design e architettura, recentemente ha ideato e progettato una vera casa con i mattoncini Lego per lo show televisivo James May’s Toy Stories sulla BBC.
Barnaby Gunning wrote:
L’Aquila autoritratto di una città in coma.
È in linea un nuovo sito che utilizza le tecnologie del web 2.0 per mostrare, su una mappa satellitare, centinaia di fotografie prese negli ultimi mesi dai cittadini aquilani della loro città.
Il sito è stato creato dall’architetto londinese Barnaby Gunning, ex socio del notissimo designer Ron Arad. Gunning, sposato da quasi vent’anni con una ragazza aquilana e padre di due figli entrambe nati nella città, ha notato che esiste un distacco notevole tra la realtà di un importante centro storico abbandonato e l’immagine pubblica di una città salvata dal terremoto. Esperto in programmazione 3d per internet, e consapevole dei vantaggi che offre il web per il lavoro collaborativo a distanza, Gunning ha ideato uno strumento per permettere agli aquilani di caricare le loro foto, indicandone data e luogo, nonchè le coordinate geografiche di dove sono state prese, e popolando in questo modo una mappa creata con Google Maps.
Il sito inizia già a dare una visione più completa della situazione Aquilana. Nel corso dei primi giorni di attività il sito ha iniziato a ricevere e mostrare oltre 150 immagini – foto della città e delle loro case prese dagli aquilani durante le loro breve visite accompagnati dai vigili del fuoco nella zona rossa e nei palazzi danneggiati della periferia, nonché dall’architetto Gunning durante le sue visite ed i sopralluoghi nel centro storico.
“L’Aquila ha uno dei centri storici più caratteristici e grandi d’Europa,” dice Gunning, “ma esso era poco conosciuto persino in Italia. Nonostante i danni che ha subito grazie allo sciame sismico dell’anno passato, il centro rimane un ricco patrimonio architettonico, con bellissime chiese, palazzi, piazze e fontane di varie epoche.”
Il centro medioevale dell’Aquila è, in effetti, più grande del centro neoclassico di Bath, e rispetto a questa città Britannica, patrimonio UNESCO, contiene una concentrazione più ampia di edifici storici. Restaurato a dovere, seguendo un piano strategico pensato ed applicato, potrebbe diventare una città modello dove vivere, nonché un polo di attrazione per il turismo.
Ma i monumenti non fanno una città. Camminando per le strade deserte della zona rossa, Gunning si sente come un intruso in una città fantasma. “Una delle mie prime esperienze dell’Italia fu nel 1991 quando come studente innamorato arrivai sul pullman da Roma al castello dell’Aquila. Camminando lungo il corso, il rumore creato dalla folla di aquilani che facevano la ‘passeggiata’ mi fece un’impressione tremenda – una bellissima espressione acustica dell’umanità di una città. Ma il centro storico adesso è deserto. Ogni tanto si sente il rumore sordo di chi costruisce impalcature per il puntellamento, il motore diesel di un mezzo dei vigili del fuoco e le conversazioni in lingua straniera degli addetti ai lavori – spesso Rumeni e Albanesi. Mi accompagna solo il rimbombo dei miei passi sui selciato. L’Aquila ha bisogno dei suoi cittadini – il centro storico, transennato e in coma dal 6 aprile, morirà se non viene riabilitato, e presto. Quando parlo con amici e parenti aquilani mi rendo conto che esiste un vuoto di comunicazione. Dispersi in periferia, sulla costa e in giro per l’Italia, nessuno sembra avere una visione totale della situazione attuale, hanno perso i loro riferimenti quotidiani e soprattutto non sanno che succederà alla loro città, nè quando. Una frase, ripetuta spesso ed ovunque, mi ha colpito: ‘come facciamo?’ ”
Per cercare di rispondere a questa domanda aperta ed a queste esigenze pratiche, Gunning ha creato un sito Internet: comefacciamo.com dove, sotto il titolo ‘autoritratto’ invita i cittadini a caricare le loro foto della città di prima e dopo il terremoto per creare una documentazione dettagliata del tessuto urbano, portandone alla luce lo stato attuale.
Messe insieme, queste foto potranno infatti rivelarsi utili. Gunning ha una concezione molto chiara : “una risorsa fondamentale per la progettazione e comunicazione di quel che sarà l’Aquila nel futuro sarebbe un modello 3D della città. Una banca dati di fotografie di ogni isolato aprirebbe la possibilità che essi vengano modellati rapidamente anche da collaboratori a distanza, tramite gli strumenti di Google Building Maker e Sketchup.”
Attualmente i proprietari ed i condomini aquilani si stanno organizzando in aggregati e consorzi, in attesa delle ordinanze che daranno il fischio di partenza per la ricostruzione. Il prossimo passo per Gunning è quello di collegare gli aggregati alla banca dati e di farli adottare virtualmente dalla comunità internazionale. L’intenzione è eventualmente quella di dare la massima visibilità e trasparenza al processo di ricostruzione, creando per ogni aggregato una presenza in rete, collegando il mondo virtuale con quello fisico e mettendo in mano agli aquilani il destino della loro città.
Non c'è ancora nessun commento.