Paolucci su amministrative Chieti
Chieti- (di Silvio Paolucci, Segretario regionale PD ) – “A distanza di quasi vent’anni Chieti aspetta di essere risarcita per la peggiore stagione della sua storia. Dopo le sentenze che hanno riconosciuto e condannato il sistema di clientele e illegalità che si era impiantato a Palazzo d’Achille all’inizio degli anni ’90, la città ha un credito non solo morale verso chi l’ha portata nel baratro dello scandalo e del dissesto, sancito da due pronunciamenti della Corte dei Conti la sentenza n. 85 del 2009 e la n. 108 del 2005 che confermano in appello un risarcimento a carico degli ex amministratori arrestati nel ’93 e successivamente condannati: centinaia di migliaia di euro che nessuno ha ancora versato nelle casse del Comune. Oggi alcuni di tali “debitori” sono alleati con Di Primio, hanno candidato i propri eredi nelle liste a sostegno dell’aspirante sindaco di centrodestra, che ha ridotto al silenzio la questione morale nella speranza che la città non ricordi. Ci chiediamo perché Di Primio non abbia mai preso le distanze da questo passato. Ci chiediamo come Di Primio si impegnerà perché il debito e i metodi di questo passato non gravino ancora sul presente e sul futuro della città di Chieti.Riteniamo che la gente teatina abbia diritto ad una risposta chiara che fino ad oggi non abbiamo sentito, perché temiamo fortemente che le alleanze del centrodestra siano una brutta e pericolosa ipoteca amministrativa per lo sviluppo della città e per il buon governo della cosa pubblica”. (Nella foto Col: panorama di Chieti dall’autostrada)
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