P. Biondi: Anaoo Assomed, aree interne da potenziare per diritto alla salute
L’Aquila – (F.C.). “Il grido d’allarme lanciato dal segretario regionale dell’Anaoo Assomed conferma la drammaticita’ della situazione del sistema sanitario delle aree interne e l’ormai non piu’ prorogabile necessita’ di urgenti interventi strutturali in grado di garantire il diritto alla salute dei cittadini”. Lo dichiara il sindaco del capoluogo e presidente del Comitato ristretto dei sindaci della Asl della provincia dell’Aquila, Pierluigi Biondi. “L’annunciata disponibilita’ allo spostamento di specialisti ospedalieri nelle zone piu’ disagiate del territorio, formulata dal sindacato dei medici e dirigenti sanitari- spiega il sindaco – e’ un primo passo che va accolto con favore e soddisfazione, ma deve rappresentare lo stimolo affinche’ vengano attuati percorsi annunciati e attivate politiche virtuose che consentano di superare problematiche ormai strutturali” . Per Biondi, occorre che quindi la Regione, secondo quanto annunciato, proceda ora col piano assunzioni “per colmare le croniche carenze di personale che costringono gli operatori a fare i salti mortali per continuare a garantire il servizio di assistenza alla popolazione”. Ad esempio, sottolinea il presidente del Comitato “va necessariamente coperto il posto vacante del medico che si rende disponibile a visitare e intervenire nelle strutture situate nelle zone piu’ disagiate”. Nello stesso tempo e’ importante arrivare al piu’ presto a una integrazione tra i territori e le eccellenze che questi esprimono “affinche’ competenze e specialita’ siano a disposizione degli utenti di tutte le aree interne, e potenziare i presi’di di frontiera anche dal punto di vista tecnologico: le opportunita’ fornite dalla telemedicina, per esempio, sono ancora tutte da sfruttare proprio in un’area dove la sperimentazione del 5G offre proprio la possibilita’ di effettuare attivita’ diagnostica a distanza”. In questo quadro, conclude Biondi, “il riequilibrio dell’offerta sanitaria con le zone costiere passa anche per il ripristino di risorse adeguate per le cure riabilitative nelle aree interne, dove la condizione di affanno sta inesorabilmente trasformandosi in emergenza che rischia di compromettere l’accesso alle cure e intensificare il processo di spopolamento gia’, purtroppo, in atto”.
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