Anno giudiziario: legittima difesa alimentata da pregiudizi
L’Aquila – “La legittima difesa e’ di nuovo al centro dell’attenzione del legislatore in un dibattito pubblico tanto rapido e carico di valori simbolici quanto povero di contenuti giuridici, alimentato sembra da pregiudizi piu’ che da fatti e tale da emarginare le voci critiche di stimati giuristi”.
Il presidente della Corte d’appello dell’Abruzzo, scrive l’AGI, Fabrizia Francabandera, foto, nella tradizionale apertura del nuovo Anno giudiziario prima di ‘fotografare’ l’andamento della giustizia nel distretto, affrontato il tema della legittima difesa, al centro, negli ultimi mesi, del dibattito politico con la riforma al vaglio del Parlamento. “Si e’ giunti infatti a teorizzare una difesa ‘sempre legittima’ in ambito domiciliare – ha aggiunto Francabandera durante la cerimonia – valorizzando criteri presuntivi estranei ai processo penale, che annullano in sostanza il principio cardine, irrinunciabile della proporzionalita’ con l’offesa e che mirano ad escludere in radice (o meglio a vincolarlo nella stessa direzione) il controllo giudiziario, l’unico che possa delineare, nel contraddittorio tra le parti, il contesto specifico di ogni episodio. La premessa inaccettabile – ha evidenziato il presidente della Corte – di cui forse non vi e’ adeguata consapevolezza, e’ che lo Stato sia inadempiente al patto di sicurezza sociale e che sia percio’ giustificato il riespandersi di un ‘primitivo’ diritto del cittadino all’autotutela, facilitato da un accesso semplificato alla detenzione e al porto di armi da sparo, con i pericoli conseguenti che tante voci autorevolissime hanno piu’ volte evidenziato”.
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