I.I.S. “A. d’Aosta” L’Aquila: classi quinte. Tre giorni di approfondimento su Olocausto e Shoa
L’Aquila – (a cura di Flavio Colacito). In occasione della Giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, prevista per il 27 gennaio 2019, l’Istituto Superiore d’Istruzione “A. d’Aosta” dell’Aquila, diretto dalla prof.ssa Maria Chiara Marola, i prossimi 25, 26 e 28 gennaio, parteciperà ad una serie di incontri con esperti che vedranno il coinvolgimento delle classi quinte. Il tema centrale del 25 gennaio sarà incentrato su una conferenza dal titolo “Dall’emarginazione all’annientamento”, nell’ambito del quale ci sarà un’analisi attenta dei fatti curata dal prof. Davide Adacher (IASRIC – Istituto Abruzzese per la Storia della resistenza e dell’Italia Contemporanea), volta alla sensibilizzazione e conoscenza degli argomenti storici mediante l’ascolto diretto di quanto avvenne durante la seconda guerra mondiale a danno della comunità ebraica, delineando i tratti di un quadro drammatico sul tema della Shoa e delle leggi razziali. Questa iniziativa parte dalla necessità che la scuola si faccia portatrice di idee e confronto con alcuni lati oscuri della storia, sensibilizzando i futuri maturandi a rileggere con attenzione e obiettività sulle vicende umane, esistenziali, socio-politiche, che portarono allo sterminio di circa 6 milioni di ebrei, un genocidio, organizzato freddamente a tavolino, da una malsana ideologia simbolo di morte e distruzione, che condusse allo sterminio da varie minoranze etniche, in nome della svastica e del suo spietato fuhrer, il quale, a cominciare dal 1923, mentre componeva la sua celebre opera, il “Mein Kampf”, ebbe a dire : ” Unwertes leben zu vernichten, bedeuted kein schuldigwerden”, ” Das schwache muss weggeraeumt werden”, “annientare una vita senza valore non comporta alcuna colpa, il debole deve essere distrutto”. Proprio per rendere giustizia a queste tristi e ancora vive piaghe esistenziali e psicologiche di un passato non ancora troppo lontano, l’I.I.S. “A. d’Aosta”, come da tradizione, dedica una particolare attenzione alla formazione del pensiero critico su tali avvenimenti a vantaggio di tutti quei ragazzi ancora alla ricerca di una visione chiara di ciò che avvenne, per cui il film, che ha come protagonista un bambino, riesce a trasportaci con i suoi occhi nell’orrore mai estinto di quegli anni. Il 26 gennaio un altro gruppo di studenti avrà modo di ascoltare il prof. Carlo Fonzi (IASRIC) e la prof.ssa Maria Teresa Giusti (Università d’Annunzio-Pescara). Durante l’incontro intitolato “Il mio nome è 174517”, si avrà l’opportunità di visionare materiale video di approfondimento sui temi delle due giornate, con la proficua possibilità di aprire un dibattito. Il 28 gennaio, infine, nella sala Ipogea dell’Emiciclo, questa esperienza sarà arricchita da ulteriori interventi rivolti ad un terzo gruppo di ragazzi, i quali, assieme ai loro docenti, concluderanno questa fondamentale esperienza conoscitiva dei tragici eventi che hanno caratterizzato un passato mai del tutto dimenticato, ma spesso mistificato e parzialmente conosciuto.
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