Cgil: “LFOUNDRY-URGENTE INCONTRO AL MISE”
Avezzano – Scrive la Fiom Cgil: “Era il giorno 8 dicembre 2018 quando il vicepresidente di LFoundry
Sergio Galbiati annunciava attraverso i mezzi di comunicazione il
cronoprogramma per lo stabilimento marsicano: tempo un mese, un mese e mezzo (dunque ci siamo!) e sarebbe stato reso noto al popolo della
LFoundry il suo destino!
Al momento, però, tutto tace!
Di sicuro c’è solo la dichiarazione di esubero di 450 unità, la perdita
di salario da parte dei lavoratori e confusione nelle buste paga, nonché
l’evidenza che il cambio del sistema operativo utilizzato per la
produzione (MES), di cui abbiamo tanto letto sulla stampa locale, almeno
nelle tempistiche sembra miseramente fallito, nonostante fosse uno dei
processi da accompagnare attraverso l’ammortizzatore sociale.
Ritorniamo sulle affermazioni di inizio dicembre del vicepresidente:
mentre da un lato dichiarava candidamente che i Contratti di Solidarietà
servono per abbattere i costi e che in questi anni LFoundry ha
“diversificato poco” le produzioni, dall’altro rimaneva piuttosto
misterioso sul futuro assetto dello stabilimento.
Quante volte nel passato i vertici aziendali hanno ripetutamente
proposto programmi di rilancio del sito, il più delle volte legati a
ingenti investimenti per la realizzazione della linea di produzione a
300 mm, salvo poi vedere tramontare, altrettanto ripetutamente, ogni
illusione?
Riguardo poi ai finanziamenti pubblici sulla microelettronica stanziati
dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) attraverso l’Aiuto
Notificato (IPCEI), rispetto ai quali l’azienda in occasione degli
incontri istituzionali aveva manifestato interesse anche in funzione
dello sviluppo dei 300 mm, si fa presente che per il 2019 il MISE ha
stanziato 50 milioni di euro, i quali dovranno soddisfare le esigenze
non solo di LFoundry, ma anche di STMicroelectronics e Fondazione Bruno
Kessler. Forse un po’ poco per attrarre eventuali acquirenti, visto che
i 300 mm richiedono un investimento di circa 1.600.000 di euro!
Per non parlare del fatto che nulla è dato sapere sulla situazione degli
altri siti europei di LFoundry.
Pur rischiando di essere ripetitivi, noi della FIOM ribadiamo che è
stato un grave errore compiuto dall’azienda e dalle altre organizzazioni
sindacali quello di sottoscrivere così frettolosamente un accordo sui
contratti di solidarietà di ben 18 mesi che, oltre a non garantire i
lavoratori (come spiegato nelle assemblee), di fatto rischia di non
impegnare il MISE con la necessaria urgenza sulla vertenza LFoundry.
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