Lanetta, un pioniere tenace


Ci fu il tempo della carta stampata, quando due grossi giornali, Il Tempo e Il Messaggero, aprirono le edizioni regionali abruzzesi. Schiere di futuri giornalisti si svezzarono nelle povere e coraggiose redazioni cittadine. Poi venne il tempo del giornalismo radiofonico e televisivo, le libere antenne che strapparono a mamma Rai il suo pesante e melassoso monopolio.
Poi il più recente tempo dei giornali on line, e lo stiamo vivendo.
In ognuno di questi tempi, vere rivoluzioni informative, comparvero pionieri, spesso coraggiosi e tenaci, come Vincenzo Lanetta, che ci ha detto addio troppo presto. Lanetta f fu uno dei costruttori della tv privata abruzzese, spesso dotata di buone qualità e di buon giornalismo. Un o dei pochi vanti della regione sonnacchiosa e ritardataria in tanti altri campi. Aveva un segreto non tanto segreto: amava il mondo del piccolo schermo. Capiva le potenzialità, schivava sornione e intelligente le pelose lusinghe della politica. Che sa solo chiedere e mai aiutare chi merita.
Vincenzo Lanetta è comunque nella storia di questa terra.

PENSIERINO – Cesare Battisti è in galera, dopo 37 anni da giramondo superprotetto e foraggiato. Chi sia lo dicono la storia e le sentenze. Chi volle che fosse come è stato non lo dice nessuno. Italia dalle mezze verità. O da un centesimo delle verità.



16 Gennaio 2019

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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