Tragedia Rigopiano: emerge telefonata di aiuto alcune ore dopo il disastro
Pescara – (F.C.). Una delle vittime di Rigopiano avrebbe tentato di chiedere aiuto, fino a otto ore dopo la valanga, utilizzando un smartphone trovato tra le macerie dell’hotel. Lo rivela un servizio di Ezio Cerasi della tgr Rai Abruzzo sul giallo del telefono di Fabio Salzetta, mostrando uno screenshot del cellulare della sua fidanzata. Salvo per miracolo e insieme a Giampiero Parete, il manutentore dell’hotel attese per 12 ore l’arrivo dei primi soccorritori all’esterno della struttura ormai travolta dalla valanga. Durante le operazioni di ricerca uno dei vigili del fuoco recupero’ il marsupio che Salzetta aveva lasciato nell’hotel prima di uscire a caricare pellet per la caldaia. C’e’ tutto nel borsello: portafogli, documenti, ma non il telefono che verra’ ritrovato tra le macerie mesi dopo, durante i lavori di bonifica. Il servizio di Ezio Cerasi mostra lo screenshot del cellulare della fidanzata di Salzetta in cui figurano tre misteriose chiamate vocali perse partite dal telefono del manutentore con l’applicativo whatsapp. Le prime due – quattro e sei minuti dopo la mezzanotte del 19 gennaio- l’ultima poco prima dell’una, alle 00.56. Dunque una delle vittime di Rigopiano, a 8 ore dalla tragedia avrebbe usato il cellulare di Fabio Salzetta che nel tentativo di chiedere aiuto avrebbe composto l’ultimo numero chiamato, quello della fidanzata del sopravvissuto.
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