Regolamento un po’ confusionario e pericoloso per l’incolumità pubblica
Carpineto della Nora – Riceviamo: “Il nuovo regolamento per la caccia di selezione al cinghiale approvato il 21/12/2018 dalla giunta regionale risulta essere pericoloso per i contadini e i cacciatori stessi.
Stranamente, questo regolamento non menziona i capi da abbattere ma indica in maniera esplicita i selecontrollori da impiegare sul territorio e più precisamente nelle zone assegnate alle squadre di caccia. Quindi non si è capito bene se si devono accontentare gli a amici degli amici oppure si deve operare sul territorio in modo costruttivo e soprattutto in sicurezza. È risaputo che i cacciatori si distinguono per la selvaggina cacciata, ma ci sono alcuni cacciatori politicizzati dentro la nostra regione dettano Legge. Purtroppo sono quelle persone legate alla politica che a loro piacimento da anni stravolgono il piano di abbattimento. Questi soggetti, sono quelli che hanno rovinato l’immagine del cacciatore di un tempo, quell’individuo che conviveva con la selvaggina e la gestiva al fine di salvaguardare l’agricoltura e la zootecnia. Per colpa di questi soggetti ci ritroviamo un regolamento zoppo, che non determina l’abbattimento dei cinghiali, bensì il numero dei cacciatori. Infatti se andiamo a leggere all’art. 31, su indicazione del dott, Franco recchia, la giunta regionale decide i selecontrollori da inserire nelle zone assegnate e gestite dalle squadre, ogni 10 selecontrollore la regione ne aggiunge altri sei. Una vera e propria follia!! Nella squadra gestita dallo scrivente ci sono 15 selcontrollori aggiungendo altri 6 si arriva a 21 cacciatori sparsi sulla zona di caccia. Possiamo benissimo immaginare la confusione che si crea per l’appostamento ed è risaputo che nel caos la sicurezza viene meno. Per quanto riguardano i 15 componente della squadra ci sarà una sorta di accordo prima del posizionamento delle poste: e quelli che arrivano all’improvviso, mi telefona la regione? Si spera ad una revisione di questo regolamento, magari invitando anche le parti interessate al fine di fare un regolamento che funzioni, sia per la sicurezza che per la riduzione dei numeri dei selvatici.
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