Apindustria L’Aquila: elezioni regionali, M. Mari Fiamma sui problemi delle aree interne


L’Aquila – (F.C.). Dopo mesi e mesi di appelli, minacce, azioni di pressione e richieste inascoltate e’ infine arrivata la campagna elettorale per le regionali, un test locale finalmente, ben distante dai luoghi comuni sull’Europa e dai dibattiti sulla migrazione, per poter quindi confrontarsi sui reali problemi del territorio. Come per magia i temi piu’ cari alle zone interne, dalle ricostruzioni dei due crateri, allo spopolamento delle aree interne, allo sviluppo turistico integrato, del tutto ignorati fino ad ora, rientrano a far parte del patrimonio politico di tutte le forze”. A scriverlo, in una nota, e’ il segretario generale di Apindustria L’Aquila, Massimiliano Mari Fiamma.”Le visite in Regione di leader nazionali si susseguono a ritmi incalzanti, come se solo ora avessero scoperto l’uso dell’A24 e dell’A25, ma di questo siamo comunque contenti, e le promesse di attenzione al territorio piovono come una bomba d’acqua…poderosa e concentrata in un piccolissimo spazio di tempo, ma poi? Cio’ che ci preoccupa, dopo questa ubriacatura di attenzione – sottolinea Mari Fiamma – e’ il ritorno all’oblio prevedibile dopo il voto di febbraio e per questo chiediamo, a gran voce, che i politici locali, impegnati a cercar voti come mai prima d’ora, si impegnassero di piu’ nel far centrare gli argomenti veramente importanti ai loro leader di riferimento e, magari, ad impegnarli ufficialmente su tematiche per noi indispensabili (stanziamenti per la ricostruzione e restituzione tasse in primis)”. “Non e’ sfuggito a nessuno infatti – osserva il segretario generale di Apindustria – che Di Maio sia venuto a ripetizione a L’Aquila, prima per 4 ambulanze e poi in visita ad un centro anziani, evitando agilmente di parlare di cose molto piu’ concrete, che Salvini abbia sfilato in parata sfruttando la Fiera dell’Epifania, senza dire anch’egli nulla di nuovo, e che Martina abbia presenziato solo alla presentazione di Legnini. Va bene tutto, per come siamo messi ci prendiamo quello che viene, ma adesso bisogna stringere le fila e portare a compimento azioni concrete, magari un ‘contratto di governo’ vero, sottoscritto dai vertici dei partiti nazionali, che ci dia respiro e speranza di uscire fuori da questo tunnel d’inerzia e di disgrazia che sta caratterizzando il cammino delle aree interne di questa splendida regione. Vorremmo che chi sara’ deputato a governare l’Abruzzo si comportasse esattamente come fosse perennemente in campagna elettorale, sempre disponibile ed attento, ma anche pronto ad andare contro la sua stessa espressione partitica se sara’ il caso di perorare gli interessi dei propri concittadini. Cio’ che si puo’ fare adesso, e che puo’ essere visto e valutato dagli elettori prima di apporre la fatidica croce – dice infine Mari Fiamma – e’ impegnare i propri riferimenti nazionali, mai come oggi attenti a sfruttare questa tornata elettorale locale come esempio nazionale, a sottoscrivere un patto concreto per l’Abruzzo, supportato da date e tempi certi oltre che da coperture in bilancio e non da semplici dichiarazioni di intenti”.


14 Gennaio 2019

Categoria : Economia
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