Saperne di più – Il terribiler terremoto
Il 13 gennaio 1915 otto minuti prima delle 8 scosse l’Italia dalla pianura padana alla Basilicata il terribile terremoto della Marsica, epicentro nel Fucino (forse presso Gioia dei Marsi, dove esiste una vistosa faglia emersa in superficie) . Quanto terribile lo dicono i numeri.
Magnitudine momento 7, undicesimo grado Mercalli, ipocentro a soli 15 km. Morti oltre 30.500, dei quali oltre 10.000 asd Avezzano. A Roma la scossa avvertita fu del sesto grado Mercalli. Decine di paesi distrutti, danni in tre regioni, terrore in tutto il Centro Italia. Oltre 1.000 scosse più deboli seguirono, nessuna avvertibile preannunciò fenomeno, di origine tettonica. Molti altri terremoti, anche forti ma molto meno di quello del 1915, si erano avuti nella Marsica, con epicentri diversi anche in valle del Liri. Fenomeni precursori incerti: gas dal suolo, fango caldo, odori nauseanti mesi prima del 13 gennaio. Nessuno vi fece molto caso. La sismologia allora era evanescente e vaga. Il terribile sisma, si sa oggi, rientra nell’attività storica dell’Appennino nota anche ai Romani fin dal quarto secolo dC. Intorno al 350 vi fu un sisma fortissimo, definito dagli storici terrae motus totius Italiae. Ve ne sono tracce in alcuni edifici scavati in aree archeologiche aquilane, come Peltuinum e Amiternum.
Solo per raffronto, il sisma aquilano dell’aprile 2009 ebbe magnitudine momento 6,3 e magnitudine locale 5,8.
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