Pallotta, vuoto incolmabile mella sinistra
La sinistra aquilana, quella che ancora esiste, al netto da saltafossi e voltagabbana di varie dimensioni e collocazioni, soffrirà senza linimenti per il vuoto che ha lasciato Giancarlo Pallotta. Troppo presto ha salpato le ancore per un lungo viaggio altrove un uomo coerente, coraggioso, combattivo fin da ragazzino. Un uomo convinto delle proprie ispide scelte, fedele alle sue idee, o al suo idealismo se volete, lineare in un mondo di opportunisti politici oggi numerosi. Maggioritari, purtroppo.
Pallotta, personaggio ruvido ma gentile e preparato, ha sempre onorato la sinistra, perché rispettabile, trasparente. Era difficile condividerlo, specie in anni di declino dei suoi ideali in tutto il mondo. Ma era facile capire che ci si trovava di fronte ad un uomo leale e dedito alle idee. Alla storia che conosceva bene, al vento politico che per molti cambiava, ma per lui mai sarebbe cambiato. Oggi la sinistra è evaporata, acqua di rose, griffe e comunque arrivismo. Niente fede, ma carriere.
Che sia vero quanto diciamo, amaramente, lo conferma il totale silenzio indifferente deli santuari cittadini, dei professionisti delle chiacchiere e dell’ipocrisia. Quelli che hanno sempre da ciarlare, adesso sono muti: non sanno cosa dire. Pallotta, sorridi.
PENSIERINO – La neve è bella, grandiosa, muta e pura. E’ coltre gelida e confortante. Ma se nevicasse per sempre, se non smettesse più?
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