Sisma, terreno deformato per 200 kmq
L’Aquila – Le scosse di terremoto registrate nelle ultime settimane nell’Aquilano hanno deformato la superficie terrestre per un massimo di 18 centimetri, in un’area di circa 200 chilometri quadrati: lo rivela uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di Geomatica della regione spagnola di Catalogna. Lo studio e’ stato realizzato tramite osservazioni radar del satellite Envisat dell’Agenzia spaziale Europea e gli spostamenti si possono valutare nella mappa delle deformazioni. Nel caso specifico, si sono utilizzate due immagini Sar (Synthetic Apertura Radar), una presa prima dell’evento sismico (il 1 febbraio di quest’anno), un’altra dopo il terremoto, il 12 aprile. Se si arriva da una zona non interessate dal sisma, si possono vedere 6 o 7 faglie di slittamento di circa 2,8 centimetri, che tutte insieme fanno 18 centimetri prima di arrivare alla zona interessata dal sisma. L’Istituto di Geomatica e’ un istituto di ricerca pubblica, formato da un consorzio tra il governo autonomo della Catalogna e l’Universita’ Politecnica di questa regione spagnola.
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