Gran Sasso Resort: tragedia Rigopiano, ascoltato il resposabile


Pescara – (F.C.). “Il 18 gennaio, prima della scossa di terremoto, erano gia’ state disdettate tutte le nuove prenotazioni”. L’ha detto l’avvocato Sergio Della Rocca, difensore di Bruno Di Tommaso, legale responsabile della societa’ Gran Sasso Resort & Spa, indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco’ 29 morti. Di Tommaso, che con altri 24 il novembre scorso ha ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, questa mattina e’ stato interrogato dal procuratore capo Massimiliano Serpi e dal sostituto Andrea Papalia, titolari del procedimento sul disastro di Rigopiano. Il legale di Di Tommaso ha depositato documentazione integrativa, “affinche’ gli inquirenti possano approfondire alcune tematiche oggetto di contestazione”. La difesa sostanzialmente mira a smontare l’idea che gli affari venissero prima della sicurezza degli ospiti. “E’ un fatto doveroso – ha sostenuto Della Rocca, al termine dell’interrogatorio del suo assistito – anche nei confronti della stessa attivita’”. Per quanto riguarda le accuse sui presunti abusi nella ristrutturazione del resort, l’avvocato ha evidenziato che “sono tutti precedenti alla gestione di Di Tommaso”. “C’e’ dunque una difesa tecnico-procedurale – ha concluso l’avvocato – e non c’e’ un addebito riferito al Di Tommaso in quanto tale”. A seguire, oggi saranno interrogati anche l’ex presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, il dirigente provinciale Paolo D’incecco e il responsabile del settore viabilita’ Mauro Di Blasio.


08 Gennaio 2019

Categoria : Cronaca
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