La Caritas per Haiti

L’Aquila – Le parrocchie aquilane hanno raccolto circa 35,500 euro per aiuti da destinare alla popolazione di Haiti, colpita dal terremoto lo scorso 12 gennaio. Lo rende noto la stessa Arcidiocesi dell’Aquila. Anche gli arcivescovi Mons. Molinari e Mons. D’Ercole hanno contribuito con una donazione di mille euro ciascuno. La somma è stata totalmente girata alla Caritas Italiana, la quale si è attivata subito dopo la catastrofe per raccogliere fondi da destinare all’assistenza delle fasce più deboli della popolazione haitiana. Finora la Caritas Italiana, secondo il sito della stessa organizzazione, ha fornito distribuzione di aiuti alimentari, kit per alloggi e prima assistenza medica. Tutti gli aiuti della Caritas Italiana confluiscono nella rete della Caritas Internationalis, che ha messo sul tavolo un primo contributo di emergenza di 3 milioni di euro, seguito da una raccolta, da donatori privati e istituzionali di tutto il mondo, per complessivi 230 milioni di euro solo nel primo mese.
La Caritas Italiana è un organismo della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che ha “il compito di promuovere la carità nella comunità pastorale italiana”. Fondata nel 1971 da Papa Paolo VI, svolge iniziative a sostegno della popolazione seguendo lo spirito e la dottrina cattolici. Importante è da sempre il contributo che l’organizzzione (sia quella italiana che quella internazionale) svolge in ambiti di emergenza, come è avvenuto anche durante il terremoto in Abruzzo, e di sviluppo. Nell’ambito dell’aiuto allo sviluppo nei paesi poveri, tuttavia, la Caritas viene spesso fatta oggetto di critiche per l’approccio cristiano e la spinta evangelizzatrice che ha con i beneficiari dei progetti. Un esempio può essere la negazione dell’uso del preservativo nei progetti contro l’AIDS.

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