Piano Freddo: senza fissa dimora, la Giunta comunale approva la delibera
Pescara – (F.C.). Approvata dalla Giunta comunale di Pescara la delibera per il Piano Freddo: l’accoglienza dei senza dimora presenti in citta’, in questo periodo di temperature rigide, sara’ attuata nella ex scuola elementare di via Lago S. Angelo fino al 28 febbraio 2019. La macchina organizzativa e’ gia’ partita e l’apertura della struttura e’ prevista subito dopo Natale. L’accoglienza sara’ curata, dalle ore 19 alle ore 9, dalle associazioni On The Road Onlus, dalla Fondazione Caritas e dal Comitato Provinciale dell’Arci, che nel mese di febbraio hanno partecipato al bando di co-progettazione per lo svolgimento del servizio Pronto Intervento Sociale (PIS) e da tutte le associazioni di volontariato che vorranno collaborare al Piano Freddo. Ha gia’ manifestato la disponibilita’ la Comunita’ Papa Giovanni XXIII. Nella struttura saranno predisposti una settantina di posti letto, lenzuola, cuscini, coperte e un servizio di vigilanza. Trascorsa la notte, i senza dimora, dopo aver consumato la colazione, lasceranno i locali. Il coordinamento dell’accoglienza sara’ dell’Assessorato alle Politiche sociali, che ha gia’ attivato il numero 349/7856242 per segnalare persone che dormono all’aperto. “Dopo la sperimentazione dello scorso anno al centro Britti, con un progetto che e’ stato condiviso da tante realta’ associative, espressioni del volontariato, ma anche da semplici cittadini e da artisti, partiamo con la consapevolezza di aver ben operato e con il desiderio di migliorare ulteriormente l’accoglienza dei numerosi senza dimora presenti sul nostro territorio – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino – Offriremo loro un riparo avvalendoci della collaborazione di associazioni che si occupano da tempo di questa realta’ e che inviteranno le persone che dormono in strada a recarsi nella struttura comunale. Se accetteranno, verranno accompagnate nei locali messi a disposizione dal Comune, dove sara’ attivo un servizio di assistenza che recepira’ le loro necessita’. Dietro ogni persona che ha scelto o e’ stata costretta a vivere in strada, c’e’ un vissuto che nessuno di noi immagina, segnato, a volte, da prove molto dolorose. L’esperienza dello scorso anno e’ stata davvero significativa. Spero di poter continuare a contare sull’accoglienza, l’umanita’ e la comprensione di una comunita’ che ha gia’ dimostrato una forte vocazione alla solidarieta’ e che non gira la testa dall’altra parte quando c’e’ bisogno di tendere la mano”.
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