Villa Pini, la situazione si complica
Chieti – Per Villa Pini la situazione si complica e appare lontana ogni ipotesi di soluzione del problema che guasta la vita a centinaiai di famiglie di lavoratori: un vulnus sociale senza precedenti e senza uguali nell’Abruzzo moderno. Si è appreso che eiste una delibera del presidente e commissario alla sanità , Gianni Chiodi, con data 12 marzo, quindi recentissima, che di fatto taglia i finanziamenti per la struttura Villa Pini e per le altre consociete operanti nella sanità teatina e abruzzese, anche non in condizione di fallimento. In sostanza, restgerebbero sostegni di denario pubblico soltanto a favore di strutture accreditate, e Villa Pini non lo è. I probabili acquirenti, tra i quali in primo piano una società di imprenditori teatini e pescaresi, ritengono che la situazione in tal modo diventi più problematica per chi pensa di rilevare o prendere in gestione Villa Pini, le strutture collegate e naturalmente tutti i 1.600 dipendenti senza stipendio da quasi 11 mesi. Se non vi sono accrediti, infatti, non si può partecipare a gare o altri itinera per l’acquisizione. “Non ha alcun senso rilevare, senza gli accrediti” dicono gli imprenditori interessati. Intanto la Regione insiste nel non voler discutere su un eventuale ripristino delle convenzioni, forse in attesa dell’incontro del 17 marzo tra il commissario Chiodi e il Ministero della salute. Anche la Confindustria è critica e dubbiosa sulla situazione della revoca degli accrediti. Nel mondo politico, per bocca della consigliera regionale Sclocco, si torna a ribadire la richiesta di ripristino delle convenzioni. Ma, almeno finora, la Regione non dà segnali. Facile immaginare lo scoramento dei lavoratori che avevano cominciato a sperare in una soluzione.ì del problema.
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