Teramo-mare, chi ha sottovalutato i rischi?
Teramo – La Teramo-mare, superstrada essenziale per i teramani, ma in questo periodo anche per altre migliaia di persone che si muovono giornalmente tra la costa e l’Aquilano, è chiusa per la frana, anche se si spera che sia pure con limiti e rallentamenti, almeno la corsia verso le zone interne possa essere utilizzata. Si è cominciato già da ieri a lasciar passare un po’ di traffico. Per chi giunge dall’interno verso la costa, invece, l’alternativa è la 151 per Roseto, oppure l’uscita a S.Atto e l’immissione sulla 80 per Giulianova. Il problema è rilevante, specie in questo momento difficile e di grande traffico. E le domande pure, tant’è vero che la Procura di Teramo ha aperto immediatamente un’inchiesta e ordinato delle perizie già in corso. Chi ha sottovalutato i rischi derivanti dalla vicinanza della strada al fiume Tordino? Allagamenti, piene, frane e smottamenti non sono certo insoliti nella zona. Nessun tecnico o progettista ha avvertito il rischio di possibili frane della sede stradale, sotto la spinta dell’acqua in una piena? C’è da chiedersi che tipo di professionisti, tecnici, progettisti e collaudatori vengano utilizzati per opere pubbliche di grande rilevanza, come la superstrada, peraltro attesa per ben 11 anni. Le cose si fanno tardi, male e spendendo montagne di quattrini. Il risultato lo abbiamo sotto gli occhi. Storie di questo tipo dovrebbero far saltare sulle sedie parecchi vip in parecchi palazzi del potere. E qualcuno sulle sedie non dovrebbe più sedere, per tornarsene a casa, naturalmente pagando il conto per la responsabilità .
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