Via Venti Settembre, perchè falsità ?
L’Aquila – (ore 0,10) – Appena dopo la scoperta della frana che ha poi costretto il Comune alla chiusura di via Venti Settembre, furono diffuse dichiarazioni edulcorate e fasulle dalle quali qualcuno tentava di far scaturire un inopportuno ottimismo: riapertura entro una decina di giorni e altre sciocchezze di questo genere. In quei giorni nessuno sapeva come stava davvero le cose, quindi nessuno avrebbe dovuto ipotizzare niente di niente. Tanto meno una chiusura di una “decina di giorni”. Se non si sapeva nulla, non poteva neppure sapersi alcunchè di eventuali, improbabili scadenze del rischio. A meno che non siano stati ingaggiati dei professionisti con palla di vetro e visore sugli eventi futuri.
Il tempo è trascorso, la strada è chiusa e tale resterà . Oggi sui giornali sono state fatte filtrare notizie vaghe che parlano di 1 milione di euro necessario per i lavori, e di altre ipotesi riguardanti viale Persichetti e gli edifici che vi si affacciano, oltre il viadotto detto di Belvedere, una cui spalla appoggia proprio sulla zona che sarebbe interessata dal cedimento. Si tenta di far filtrare anche qualche ipotesi sulle cause della frana: le abbondanti piogge. Invece, tutti usando un pizzico di logica connettono l’evento con i sismi da aprile 2009 in avanti.
Chi dovrebbe fare chiarezza e dire le cose come stanno (il Comune per primo) tace. Un’altra occasione perduta per essere schietti e onesti. Ci dicano cosa i geologi ritengono sia accaduto, quali sono i rischi e gli interventi da compiere, e ci dicano anche che di riaprire l’arteria se ne parlerà chi sa quando. Se non è così, ci dicano che riapriranno e quando, e dopo quali interventi. Insomma, la verità pura e semplice, merce di cui a L’Aquila da 11 mesi abbondanti si sente un gran bisogno.
(Nella foto Col: Via Venti Settembre tristemente chiusa al traffico)
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