Davvero un brutto Abruzzo


Una Regione sciatta, impastata da burocrazia e malapolitica serpeggiante ad ogni livello. E’ il brutto Abruzzo che si percepisce dalla conclusione delle indagini condotte in oltre venti mesi dalla Procura di Pescara sul disastro di Rigopiano. Il processo e la sentenza parleranno ancora e chi dovrà essere giudicato, lo sarà. Chi è rimasto fuori dall’indagine potrebbe rientrarvi. O altri uscirne. Non saremo certo noi cittadini a fare il processo.
Un’opinione possiamo però farcela. Viviamo in una Regione che non ha funzionato e, evidentemente, non funziona. Meccanismi arrugginiti, pastoie, scaricabarile, inefficienze, omissioni. Sempre un vistoso defilarsi di fronte a responsabilità. Un resort che non doveva esserci, e una mappatura dei rischi che non esiste. La cesta piena di acqua che esce a fiotti. Che immagine diamo all’Italia? Quella di un profondo sud berciante e assetato di sostegni che non si regge in piedi ed emana cattivo odore.
La speranza è che, tolte di mezzo certe persone, si volti pagina. Ma è amaro che si debba tornare a respirare solo grazie ad un’inchiesta giudiziaria.

PENSIERINO – Siamo un piccolo pianeta ormai anche mezzo sfasciato che tenta di trovare vicini di casa nell’Universo. La sonda su Marte lo prova. Auguriamoci che i vicini, se ci sono, non ci orinino addosso. O, come facciamo noi spesso, non girino la testa dall’altra parte.



28 Novembre 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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