Il black friday è piaciuto, tanta tecnologia
Si sa che tutto quel che arriva dagli USA trova spazio prima o poi anche da queste parti, forse perché laggiù oltre oceano sanno quello che fanno, e usano il cervello per svuotare le nostre tasche. Insomma, negli USA si pensa prima di agire, cosa che da noi accade sempre meno spesso.
Una delle “invenzioni” americane – molto datata ma finora di fatto poco nota – è il black friday, il venerdì nero del commercio. Diciamo subito che dura molto di più di un venerdì, e che il nero è bene augurante perché i conti attivi si scrivono in nero, quelli passivi invece in rosso. Valore simbolico, quindi.
Quest’anno là dove si comanda si è deciso di promuovere molto il b.f., in senso pubblicitario. Milioni di persone che pendono dai teleschermi hanno imparato questa nuova cosa e il commercio ha dovuto chinare la testa e accettarla.
Cosa è? In sostanza sconti forti, anche fortissimi, a scadenza. Una offerta speciale su larga scala. Di ogni genere di merce. L’Abruzzo ha accolto piuttosto bene la novità , tranne che a L’Aquila centro, che in sostanza ancora non esiste tra cantieri, buio, ritardi, problemi di ogni tipo. In compenso, il bf è andato bene nei centri commerciali, di fatto ovunque, con buoni affari e persino code alle casse. Roba che non si vedeva da tempo.
Tanto per curiosità , risulta che si sono fatti buoni affari nel campo delle tecnologie avanzate, tipo Apple Watch, gli orologi che tutto sono meno che tali, mirabolanti piccoli aggeggi da polso con una infinità di applicazioni. Oggettini costosi comperati con forti sconti, irrewsistibili per chi ama queste cose. Giravano da anni, ma pochi li avevano: il bf li ha allacciati al polso di molti. Così sapranno geolocalizzarsi, rilevare il battito cardiaco, sapere se piove o no, e molto altro. Persino che ora è…
Per i regali di Natale c’è tempo, senza sconto. Almeno per chi non ha afferrato al volto il bf.
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