Castelvecchio Subequo: tavola rotonda su donne e ruoli nella storia con ospiti d’onore
Castelvecchio Subequo – (F.C.). La donna e il suo ruolo nel tempo: una risorsa per la famiglia, la politica e la societa’. Donne impegnate in politica, nel mondo della cultura, attiviste e amministratrici, lavoratrici determinate e caparbie, in un mondo che le lascia ancora troppo ai margini. “Storie di donne: il tempo, la politica, la liberta’” e’ il tema di “Anamnesi. Giornata di cultura politica in memoria di Antonio Padovani”, in programma domani 24 novembre, alle 16,30, nella sala Padre Pio di Castelvecchio Subequo, a ridosso della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre. Alla tavola rotonda, organizzata dall’associazione onlus Antonio Padovani in collaborazione con il circolo culturale Gaetano Salvemini, l’Aics e radio Uci, e moderata dalla giornalista e scrittrice, Monica Pelliccione, parteciperanno Gianni Padovani, presidente della onlus, Laura Tinari, componente commissione pari opportunita’ della Regione, Gabriella Di Girolamo, senatrice, le scrittrici Tiziana Iemmolo e Maria Elena Rotilio, Edvige Ricci dell’associazione MilaDonnaAmbiente, Katja Baboro, sindaco di Torrevecchia Teatina, Annamaria Casini, sindaco di Sulmona, Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli, Marianna Scoccia, sindaco di Prezza, la deputata Stefania Pezzopane e la politica Anna Falcone. “Per la terza edizione di Anamnesi, giornata in memoria di Antonio Padovani”, dichiara Gianni Padovani, “e’ stato scelto un argomento che stava particolarmente a cuore a mio padre: l’universo femminile come risorsa nella politica, nella famiglia e nella societa’. Un dialogo a piu’ voci che passa attraverso i diversi ruoli incarnati dalla donna, attivista, politica, con cariche pubbliche di rilievo. Oltre alla figura della donna impegnata e lavoratrice, racconteremo le donne lontane dagli scenari della ribalta, che lotta nel privato, spesso in silenzio e con difficolta’ e che, malgrado tutto, riesce ad affermare se stessa, la necessita’ di appartenersi, prima ancora che di concedersi a chiunque altro. Una donna che combatte per la propria liberta’”, prosegue Padovani, “in un mondo ancora troppo maschilista, per ritrovare la serenita’ perduta e l’amor proprio”. Un’idea, quella della donna emancipata e rispettata, che ha caratterizzato tutto il percorso politico di Antonio Padovani e che assume rinnovato vigore per la violenza fisica e psicologica, il mobbing e i soprusi a cui l’universo femminile e’ ancora oggi sottoposto. “Una compagna spirituale e fisica che non ha mai visto come subordinata all’uomo”, ha sottolineato il figlio Gianni, ” come risorsa primaria della famiglia, della politica e della societa’”. La riflessione partira’ da una frase della filosofa, Michela Marzano: “Essere dalla parte delle donne non significa sognare un mondo in cui i rapporti di dominio possano finalmente capovolgersi per far subire all’uomo cio’ che la donna ha subito per secoli. Essere dalla parte delle donne vuol dire lottare per costruire una societa’ egualitaria, in cui essere uomo o donna non abbia alcuna rilevanza. Non perche’ essere uomo o donna sia la stessa cosa, ma perche’ sia uomini che donne sono esseri umani che condividono il meglio e il peggio della loro condizione”.
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