Ponte Belvedere, narcolessia e mutismi tombali
L’Aquila – Paolo Romano – Capogruppo Il Passo Possibile
Elia Serpetti – Consigliere Il Passo Possibile
Antonio Nardantonio – Consigliere Il Passo Possibile
Emanuela Iorio – Consigliere Il Passo Possibile scrivono: !E’ incredibile assistere ad un dibattito sull’abbattimento del civico 29 di via Fontesecco ancor più in assenza di motivazioni che giustifichino il ricorso ad un piano unitario di intervento pubblico e non avere invece più nessuna notizia sul futuro del ponte Belvedere.
E’ del 13 dicembre 2017, quasi un anno fa dunque, la deliberazione di Giunta comunale con la quale si approvò la modifica della proposta progettuale sul consolidamento del ponte, con l’inserimento di una campata in acciaio che avrebbe garantito, a loro dire, maggior sicurezza e minori tempistiche di esecuzione; motivazioni del tutto prive di fondamento soprattutto se non giustificate da uno nuovo studio progettuale come quello che la precedente amministrazione commissionò all’Università degli Studi dell’Aquila, ma da una decisione dell’assessore proponente la delibera. Inoltre la modifica progettuale porterà con sé anche una modifica della spesa che infatti lievita da un milione e trecentomila euro a due milioni, ma l’importante è fare bene e fare in fretta, viene da dire.
Purtroppo la modifica ha comportato anche l’aumento dell’importo di affidamento della progettazione, fatto in precedenza con gara pubblica e con un ribasso del 73,77% per un totale di circa 25 mila euro; in determina, però, l’aumento di circa 12 mila euro viene inspiegabilmente rubricato come “spesa per servizi complementari” resisi necessari pare a seguito di circostanze impreviste. Ma può una scelta arbitraria, non supportata tecnicamente, generare una circostanza imprevista? E può un importo di due milioni di euro di lavori generare spese tecniche, in assenza di ribasso d’asta, di soli 38mila euro? O piuttosto è un modo per evitare una procedura di gara che dovrebbe essere aperta in virtù di una nuova parametrazione fatta sul nuovo importo dei lavori e ricorrere a un raggiro delle norme in materia? Chiederemo sull’argomento una V commissione che possa fare luce sulla vicenda affinché non si perda altro tempo per la ricostruzione, sia essa parziale o totale, del ponte.
È paradossale che l’amministrazione abbia smesso di parlare della ricostruzione del ponte e preferisca concentrarsi sull’abbattimento dell’immobile sottostante, nonostante sia previsto, sia all’interno dello studio dell’Università che del preliminare, una cifra specifica per lo spostamento temporaneo dei residenti di quell’immobile e non permanente come da mesi viene ventilato dall’amministrazione.
(Ndr) – Il nostro giornale ha sollevato il probolema più volte, dopo averlo riaperto l’anno scorso . Nessuno ne parlava, nessuno si era accorto che il viadotto pericolante stava lì a… pericolare da anni e anni. Il
Comune ha avuto un soprassalto di atternzione e sparato alcune banalità, tornando al suo vero mestiere: il mutismo. A certi giornali e su certi problemi non si risponde. Chi è fuori dal coro non merita attenzione dai sigori del palazzo. Vecchio metodo carto , del resto, anche a chi c’era prima degli attuali reggitori silenti. Forse ad un intervento politico risponderanno, magarti con i soliti annunci locupletali e ridondanti, ai quali segue, come sempre, la narcvolessia amministrativa.
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