Centenario Prima Guerra Mondiale
Tortoreto – .Una targa ricordo per il Carabiniere Nicola Lo Sterzo, Medaglia di Bronzo al Valor Militare e al soldato Emidio Camaioni, primo soldato tortoretano non citato sulla targa marmorea in ricordo dei caduti della 1° Guerra Mondiale. La proposta arriva direttamente dalla delegazione teramana dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, guidata dal Commissario e ricercatore storico, Walter De Berardinis. Già la scorsa estate, grazie all’interessamento dell’Assessore alla Cultura e Manifestazione della Città di Tortoreto, Giorgio Ripani, in collaborazione con l’Archivio di Stato di Teramo, sono partite le ricerche sui circa 87 caduti della 1° G.M., ad oggi censiti. A dare il via alle ricerche è stato il nipote del primo caduto di Tortoreto, Antonio Nazziconi di Giulianova, che con De Berardinis hanno condotto le ricerche presso l’Archivio di Stato grazie all’aiuto dell’archivista Enrico Cannella. Il lavoro certosino vedrà la luce entro dicembre attraverso la pubblicazione di un libro e l’elenco nominativo di tutti i caduti, sempre a cura di Nazziconi e De Berardinis, dedicato ai caduti tortoretani. Per la presentazione è previsto lo scoprimento di due targhe ricordo da concordare con il Comune e l’Arma dei Carabinieri. Singolare la vicenda di entrambi i caduti. Emidio Camaioni, nativo di Tortoreto, si trasferì a New York per poi tornare in Italia per assolvere gli obblighi di leva nel 1913 e successivamente per la chiamata alle armi nel maggio del 1915. Inquadrato nel 123° Fanteria, nella battaglia di Castenuovo del Carso del 1 agosto 1915, fu dichiarato disperso. Il suo nome non fu ricordato sulla lapide posta sotto la Torre dell’Orologio del centro storico. Nicola Lo Sterzo, sempre nativo di Tortoreto, morì nelle trincee di Monte Santo (Gorizia) il 20 maggio 1917, inquadrato con il 254° Plotone dei Carabinieri Reali, nonostante l’intenso bombardamento nemico dimostro coraggio e ardimento nel controllo del territorio rimanendo ucciso da una scheggia di granata alla gola. Alla memoria gli fu attribuita la Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
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