Raccoglie 43 kg di funghi, denunciato
Cortino – La Stazione Carabinieri “Parco” di Cortino ha fermato un uomo, in Zona 1 del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga – località “Cavoni” del Comune di Cortino , che aveva raccolto un’ingente quantitativo di funghi senza essere in possesso del prescritto tesserino regionale di autorizzazione.
Gli agenti hanno proceduto all’elevazione di una sanzione amministrativa e alla confisca di 43 chilogrammi di funghi epigei spontanei appartenenti a diverse specie (Pleurotus eryngii, Macrolepiota procera e altri).
L’operazione è stata preceduta da appostamenti da diversi punti di osservazioni. Gli uomini del Comando Stazione hanno potuto così constatare che l’uomo procedeva a raccogliere piccoli quantitativi di funghi in buste o cassette, occultarle, per poi riempire un’altra busta, procedendo così alla raccolta dell’ingente quantitativo in diversi punti all’interno del bosco con l’intento di un recupero successivo.
I funghi sono stati consegnati all’Ispettore Micologico dott. Sergio D’Ostilio presso il servizio SIAN della ASL di Teramo per la successiva distruzione.
La normativa vigente (Legge Regionale 34/2006 s.m.i., art. 3, comma 1 e art. 2 comma 1 e 6, sanzionati con art. 21, comma 1 lett. c)-1 e art 21, comma 1 lett. b)-2.), come è noto, determina in 3 kg pro-capite il limite ordinario di funghi epigei spontanei che si possono raccogliere, fatte salve alcune eccezioni rientranti nei diritti di uso civico e di residenza che innalzano tale limite di alcune unità. Inoltre, l’illecita raccolta di funghi, effettuato in mancanza del corso propedeutico all’ottenimento dell’abilitazione alla raccolta (tesserino), aumenta il rischio che qualcuno (parenti, amici, compratori) possa ingerire elementi tossici o velenosi.
Il Presidente del Parco Tommaso Navarra si è complimentato con gli agenti della Stazione Carabinieri “Parco” di Cortino (TE) per il sensibile impegno profuso nella vigilanza e nel controllo del territorio, nell’auspicio che i successi riportati nel corso delle attività di sorveglianza costituiscano sempre più un deterrente per le azioni illecite ed un richiamo al senso civico e al rispetto dell’ambiente e delle norme che ne regolano l’utilizzo sostenibile. Il Presidente Navarra ha inoltre dichiarato: “Il prelievo di un così alto quantitativo di funghi, oltre che essere illegale, è profondamente dannoso per il patrimonio ambientale e di biodiversità presente nell’area protetta potendo incidere sulla capacità rigenerativa delle matrici ambientali. Nelle scorse settimane il Parco ha ricevuto varie segnalazioni, immediatamente inoltrate al competente Servizio di Sorveglianza dei Carabinieri “Parco”, che, ancora una volta ha operato con un a brillante azione di contenimento e di accertamento.”
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