Anaao Ch su sciopero sanità
La mancanza di fondi e la carenza di personale sono i problemi principali della sanità pubblica -
Chieti – In vista dello sciopero nazionale della dirigenza medica proclamato per il prossimo 23 novembre, l’Anaao Abruzzo – che si prepara alla mobilitazione con il sit-in in programma nello stesso giorno davanti all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, alle ore 11 – rende noti in questi giorni i documenti nei quali sono denunciati i problemi e i disagi della categoria nei vari presidi territoriali. Di seguito la lettera del dottor Gian Luca Primomo, segretario aziendale Anaao Chieti:
“Il prossimo 23 Novembre sarà un appuntamento importante dal punto di vista sindacale per cercare di far capire alle persone che oramai il sistema sanitario nazionale è allo stremo.
La nostra sanità è tra le prime tre del mondo nonostante i tagli al personale e ai servizi operati negli anni dai vari Governi, con una percentuale di PIL dedicata a finanziare il sistema sanitario nazionale che è tra le più basse dei sistemi sanitari più avanzati.
Purtroppo le lacune che si sono accumulate negli anni iniziano a mostrarsi in tutte le loro forme. Dalla difficoltà nel gestire il territorio al conseguente sovraffollamento e alla gestione degli accessi in ospedale, che è diventato l’ultima ancora di salvezza.
In tal senso è stato organizzato lo sciopero nazionale dei medici, proprio per palesare alla popolazione l’invecchiamento della classe medica e con essa delle strutture ospedaliere e spesso anche delle apparecchiature utilizzate.
Il sit-in che si terrà a L’Aquila, promosso dall’ Anaao Abruzzo il 23 novembre su impulso del segretario regionale, dottor Alessandro Grimaldi, serve a ribadire le posizioni della classe medica e a denunciare le precarie condizioni della nostra sanità nazionale e regionale.
Per quanto riguarda la ASL2 Lanciano-Vasto-Chieti, purtroppo le problematiche sono multiple e di concerto con la direzione generale si stanno valutando soluzioni per superare le varie criticità.
Tra le prime situazioni da affrontare, vi è sicuramente la carenza di personale medico specialistico, che comporta stress e stanchezza per le turnazioni continue dei medici con difficoltà ad effettuare turni di riposo e ferie. Ciò è complicato sia dallo scarso turnover, dipendente anche da problemi di budget, sia dalla fallita politica di programmazione del numero di specialisti necessari per ogni disciplina. Sono in via di svolgimento alcuni concorsi che potranno sopperire parzialmente alla carenza di personale medico e permettere l’effettuazione delle ferie arretrate.
Altro problema di primaria importanza è la presenza, pur se occasionale e momentanea, di pazienti ricoverati su barelle per carenza di posti letto, in particolare nel Policlinico di Chieti; a tale problema dovrà dare risposta la recente attivazione di un nuovo reparto di Medicina Generale con 18 posti letto e l’apertura di un ulteriore reparto in programma entro la fine dell’anno.
Stiamo inoltre cercando di risolvere, insieme ai vertici aziendali, alcune criticità del laboratorio analisi di Chieti con nuova strumentazione e il miglioramento dei luoghi di lavoro.
Rimane comunque una debolezza del sistema territorio-ospedale che deve essere assolutamente risolta attraverso una migliore gestione delle risorse disponibili supportata da maggiori fondi per il personale, per le tecnologie sanitarie e per l’organizzazione delle stesse. Lo scopo deve essere quello di migliorare il servizio erogato a tutti i cittadini in maniera universale ed efficiente”.
Non c'è ancora nessun commento.