Rifiuti romani e pendolari


Non è stato facile portare i politici, a cominciare dal sindaco aquilano Biondi, a porsi e a porre quesiti logici sui rifiuti romani in Abruzzo e sulle sgarberie romane ai pendolari abruzzesi, che la sindaca Raggi vorrebbe deportare all’Anagnina. Ma alla fine ha prevalso il buonsenso. Oggi il sindaco Biondi tuona sull’argomento, mentre viene convocato un consiglio comunale aquilano alla Tiburtina. Anche nella Marsica qualcuno si desta e pone domande sulle centinaia di pendolari della zona. Insomma, la politica esce dal l letargo. Del resto, siamo nella terra degli orsi…
Accogliere rifiuti romani fu spacciata come cortesia istituzionale. Anche se nessuno fu informato della reale portata dell’accordo PD-Raggi. Ora scacciare i pendolari abruzzesi dalla Tiburtina come altro possiamo definirlo, se non una cafonata istituzionale? Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia, si dice nella saggezza popolare. Non sarà eleganza stilistica e grammaticale, ma verità sicuramente sì.

PENSIERINO – La sindaca Raggi rischia una condanna in tribunale e, se la beccherà, dovrà dimettersi: è la regola dei Cinquestelle. A meno che non se la siano rimangiata. Se Raggi cadrà, come finirà la storia dell’Anagnina? Probabilmente, in un ennesimo indistricabile pasticcio all’italiana. Dal sapore di cibo scaduto.



09 Novembre 2018

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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