Lettere -A volte ritornano, purtroppo, specie a L’Aquila

L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Qualche annetto fa usci fuori un progetto, giustamente osteggiato da geologi, ingegneri e semplici cittadini, che prevedeva la realizzazione di un tramvia, pomposamente chiamata metropolitana di superficie, che tra l’altro avrebbe attraversato Via Roma, con le vetture che avrebbero quasi sfiorato le case, poi distrutte dal terremoto. Come tutte le incompiute ha lasciato una bella eredita’ anche a chi nascera’ nel 2050, per via dei debiti che si ritrova il comune e quindi i cittadini. Ma dicevamo che a volte ritornano. Questa volta non si parla di tram ma di un bel parcheggio multipiano per accedere al quale si dovra’ fare qualche “lavoretto” su via Fortebraccio, molto probabilmente una delle strade aquilane piu’ antiche e ricche di storia. Nonche’ situata in pieno centro storico. Senza tralasciare che a trenta/quaranta metri dallo scavo c’e’ una “chiesetta” dedicata a San Bernardino con la famosa scalinata. Al comune aquilano si sarebbe deciso di tirar fuori dalle ragnatele un’idea di circa 20 anni fa. A qualcuno forse sfugge, oltre al fatto che da 20 anni ad oggi e’cambiato piu’ di un parametro in materia di costruzioni e di sicurezza, che un parcheggio, come un supermercato o una sala giochi determinano un accentramento di traffico enorme che, escludendo l’uso dei paracadute, soffocherebbe via Fortebraccio. A meno che, visto che tanto per queste cose i soldi non sono un problema, non venga in mente a qualcuno di fare un bel tunnel dal casello dell’autostrada fino a Porta Bazzano. Nel frattempo, parlando di cose piu’ umili, la citta’ attende con ansia le decisioni (?) per via Panella. Perche’ le uniche cose certe sono che ancora non e’ stato fatto nulla, che il semaforo segna sempre il verde quasi ad invogliare la gente a correre e che si parla come rimedio dell’apposizione di segnali col limite di velocita’a 30 km orari.
Ovvero la sicurezza della gente affidata ad un cartello. Ma forse abbiamo capito male….