Tragedia Hotel Rigopiano: audizione consigliera provinciale L. Kechoud

Pescara – (F.C.). E’ durata circa mezz’ora l’audizione della consigliera provinciale Leila Kechoud, ascoltata, come persona informata dei fatti, nell’ambito dell’inchiesta sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola. Kechoud, che non e’ indagata, e’ stata sentita dal procuratore capo Massimiliano Serpi, il sostituto Andrea Papalia, su richiesta degli avvocati Cristiana Valentini e Goffredo Tatozzi, che assistono il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, indagato. Presenti anche il colonnello e il maresciallo dei carabinieri forestali, Anna Maria Angelozzi e Michelle Brunozzi. A tirare in ballo la consigliera e’ stata Rossella Del Rosso, sorella del proprietario del resort, la quale aveva detto che la mattina del 18 gennaio del 2017, poche ore prima della tragedia, era andata due volte in Provincia, dove avrebbe incontrato il presidente della Provincia, Antonio Di Marco, alla presenza della consigliera Kechoud. Circostanza questa confermata oggi dalla consigliera provinciale. Kechoud ha anche confermato la ricezione delle fotografie sulla situazione di pericolo a Rigopiano. Fotografie che le erano state inviate su whatsapp da Rossella Del Rosso, la quale le aveva ricevute dal fratello che si trovava nell’hotel. Secondo la sorella del proprietario del resort, la consigliera si sarebbe impegnata a segnalare la situazione di emergenza e a mostrare le foto al presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Kechoud, invece, sostiene che si era impegnata a mostrare le foto a Di Marco, come poi effettivamente fece, poco prima della riunione del Core (Comitato operativo regionale delle emergenze), tenutasi alle 15.30 e presieduta dal governatore. La consigliera ha detto che partecipo’ alla riunione, alla quale era presente anche Di Marco, per mera curiosita’ e che nessuno parlo’ dell’emergenza Rigopiano.