Arte a Villa Farsetti
L’Aquila – Scrive Spazio Arte: “” L’ultimo trimestre del 2018, è senza dubbio, quello di più intensa attività per il Circolo Culturale Spazio Arte dell’Aquila. Dopo l’”Enciclopedia d’Arte Italiana”, sugli artisti del Novecento, il critico d’arte Emidio Di Carlo, con la presentazione dello scultore Felice Rufini, è stata la volta della presentazione “I colori della Divina Commedia negli acquerelli di Renato Coccia. Ora l’attenzione del critico cede il campo all’artista per nuovo ritorno nell’area di Venezia. L’opera già presente in uno degli eventi della Biennale di Venezia del 2008 “La città dell’uomo”, viene nuovamente esposta nella “7ª Biennale Internazionale di Arti visive di Villa Farsetti”, in Santa Maria di Sala – Venezia. Con l’artista aquilano è in compagnia di un altro famoso critico d’arte di fama internazional, ma, questa volta, nei panni dell’artista, Gillo Dorfles che si è spento il 2 marzo 2018. Merita ricordare che, nella Biennale del 1970, il critico triestino, nominato tra i quattro della Commissione esperti, volle la presenza, tra gli ospiti, del critico abruzzese con il quale aveva già precedenti relazioni divenute, dopo il sisma del 2009, ancor più frequenti (specie a livello telefonico); grazie anche all’amico artista comune di Spilimbergo, Cesare Serafino con il quale non sono mancati, nel trascorrere del tempo, gli appuntamenti nei grandi eventi in Italia e in Francia
Non a caso la scelta, per Emidio Di Carlo, è caduta sull’opera, “Spilimbergo Castello e Piazza Duomo”. E’ sembrato un ulteriore ringraziamento per la solidarietà manifestata dal Gruppo Giovani Pittori e dall’Amministrazione Comunale di Spilimbergo; ciò anche per la tangibile presenza del critico-artista negli eventi del passato e per la presenza nel coro dei critici d’arte nella “Scuola dei Mosaicisti del Friuli” che resta una delle eccellenze nello studio, per formazione culturale e professionalità, tutto documentato anche attraverso la vasta galleria d’arte.
Dorfles, Serafino, Di Carlo ora espongono nuovamente a “Villa Farsetti”, con altri importanti artisti di fama internazionale. Per fare qualche nome: Giancarlo Caneva, Giorgio Celiberti, Ferruccio Gard, Renato Guttuso, Riccardo Licata (per l’area italiana); Christo, Hans Hartung, Joan Mirò, Biagio Pancino, Pablo Picasso, Antoni Tapies (per l’area internazionale). La Biennale, si avvale di un testo critico di Boris Brollo, pubblicato in un prezioso ed elegante catalogo che riproduce tutte le opere esposte.
“Da sempre- scrive Adolfina De Stefani, curatrice e critico d’arte della “Biennale a Villa Farsetti” – il bisogno di comunicazione, ha indotto l’uomo a tradurre in forme visive il proprio pensiero e questa necessità ha imposto da sempre dei rapporti su cui esercitare tutte le forme d’espressione. Lo sviluppo della creatività e della fantasia attraverso l’arte è la maniera più brillante per comunicare la realtà e l’evoluzione della storia, oltre ad essere uno stimolo all’interrogazione sull’attualità politica, economica e sociale del nostro vivere”.
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