Saperne di più – Spunta la parola apocalisse
A usare la parola apocalisse a proposito dei disastri del maltempo in Veneto non sono giornalisti emotivi, ma il capo della Protezione civile . Lo ha fatto oggi. E’ esagerazione?
Forse no, se riflettiamo. Il vento, evidentemente fortissimo, ha abbattuto milioni di alberi. Intere foreste su centinaia di ettari di montagna. Non era mai accaduto e molti alberi erano secolari. Milioni di tronchi e rami imputridiscono, e possono dilagare epidemie capaci di distruggere altre immense foreste nella zona. Milioni di tronchi vengono portati a valle dall’acqua e finiscono in fiumi, torrenti e laghi, causando altri disastri. Il paesaggio e l’ambiente di una estesa area cambiano e torneranno com’era forse tra un secolo.
Quando i disastri alterano tanto profondamente l’ambiente, è forse lecito parlare di apocalisse. Fenomeno che arriva dopo aver dato molti e vistosi segnali capaci di far riflettere. Questo è quanto sta accadendo ormai con molta e drammatica evidenza, non solo in Italia. A causa del surriscaldamento accertato del Mediterraneo, più forte rispetto al resto del pianeta.
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