Saperne di più – Acque e terremoti
Da sempre contadini, montanari, studiosi dilettanti, sismologi improvvisati e anche qualche studioso qualificato sanno che le acque e i terremoti sono in qualche modo connessi. Per ora misteriosamente, non ancora chiaramente. Si dice che prima delle scosse l’acqua nei pozzi sale. Si racconta che dal suolo esce acqua fangosa, insieme con qualcosa che sa di gas. Odora di gas. Forse è proprio gas.
Ora da studiosi illustri si apprende che le acque dentro il Gran Sasso, prima del sisma di Amatrice del 2016, subirono mutamenti di densità e di conduttività elettrica, e rivelarono bolle di gas, in gran numero.
La scienza comincia a prestare attenzione a quelli che potrebbero essere precursori sismici. Avvisaglie di turbolenze geologiche in profondità . Insomma, elementi per sperare di poter prevedere i terremoti.
E i mapi sismici? Ci sono, è accertato, ma appaiono quando il terremoto è quasi pronto, cotto a puntino e in arrivo. Ce ne furono nel 2009 a L’Aquila, ma non servirono a molto. Solo e impaurire chi li vide.
L’acqua, invece, potrebbe essere molto più utile.
Speriamo per chi vivrà domani. Noi?Aabbiamo già dato.
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