Riconoscimento a gruppo di ricerca aquilano
Premiata l’attività del gruppo di guidato dalla prof.ssa Rita Roncone e dal prof. emerito Massimo Casacchia -
L’Aquila – Nell’ambito del 48° Congresso Nazionale della Società Italiana di Psichiatria, sul tema “Salute mentale nel terzo millennio obiettivo guarigione: ricerca, innovazione ,cambiamenti e limiti clinica”, svoltosi a Torino dal 13 al 17 ottobre 2018, ha ottenuto un ottimo riconoscimento il gruppo di ricerca guidato dai professori Massimo Casacchia, Emerito di Psichiatria, e Rita Roncone, Ordinario di Psichiatria del Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università dell’Aquila (MESVA) e Direttore dell’UOSD Trattamenti Riabilitativi psichiatrici, Interventi Precoci (Trip) a direzione Universitaria dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila.
La prof.ssa Rita Roncone è stata rieletta per il prossimo triennio 2018-2021 nel Comitato Esecutivo della Società Italiana di Psichiatria, la più numerosa e rappresentativa società scientifica italiana nel campo della salute mentale.
Nell’ambito del medesimo congresso, il gruppo di ricerca è stato premiato per il lavoro presentato dal titolo “Differenze di genere e insight cognitivo: confronto tra giovani utenti nelle prime fasi del disturbo psicotico e utenti con lunga durata di malattia”. Il premio, conferito in sede congressuale dal Presidente della SIP (Società Italiana di Psichiatria) Enrico Zanalda Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Torino 3, è stato ritirato dalla dott.ssa Laura Giusti, psicologa e assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi dell’Aquila, primo autore del lavoro di ricerca condotto con la collaborazione di Anna Salza, Donatella Ussorio e Annalisa Aggio.
Il lavoro dell’équipe di ricerca del MeSVA studia come il genere possa influenzare i livelli di rigidità cognitiva, ossia la difficoltà di valutare e correggere i propri errori di ragionamento, nelle diverse fasi del disturbo psicotico, con impatto negativo sul funzionamento sociale. ll lavoro rappresenta, inoltre, un valido contributo alla ricerca sugli interventi riabilitativi nel campo della salute mentale.
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