Il garbino riporta calure estive
L’Aquila – Lungo la costa adriatica, non solo abruzzese, il suo nome è garbino, vento caldo che innervosisce e dà senso di inquietudine, ovviamente per nulla giustificata. Se vuoi sapere come si chiama, scopri che è soltanto il libeccio, almeno stando alla rosa dei venti. Libeccio è aria calda di origine africana, così chiamato dai romani perché pareva provenire (e infatti proviene) dalla Libia.
Lo stiamo ormai gustando da 24 ore, il vento garbino o libeccio, che anche oggi mantiene temperature davvero elevate sulla costa, fino a 26-27 gradi. Un inspiegabile allerta meteo diffuso ieri secondo alcuni mass media faceva pensare al peggio, invece non è accaduto nulla. Pasticci meteo inspiegabili, che dimostrano quanto siamo sprovveduti almeno sul piano dell’informazione dei cittadini.
Le previsioni meteo dicono che pioverà qua e là nei prossimi due giorni, e potrebbe nevicare sulla dorsale appenninica, specie nell’Aquilano, dove comunque la prima neve è caduta da tempo.
Per ore teniamoci il garbino che, come tutti i venti caldi, porta pioggia.
La differenza con lo scirocco? Solo la provenienza: lo scirocco arriva dall’area del medio oriente(il nome viene da Siria), quindi sud est. Il libeccio dalla costa africana nord, quindi da sud – sud ovest.
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