Senatore umbro S. Lucidi (M5s): accolto con favore decreto emergenze sisma Centro Italia
L’Aquila – (F.C.). “Accolgo con estremo favore l’approvazione dell’emendamento al decreto emergenze sul sisma che ha colpito il Centro Italia, che, relega al ruolo di parere consultivo sul tema quello dei governatori delle quattro Regioni del centro Italia – Catiuscia Marini Umbria, Nicola Zingaretti Lazio, Luca Ceriscioli Marche e Giovanni Lolli per l’Abruzzo”, lo afferma in una nota il Senatore umbro del Movimento 5 Stelle, Stefano Lucidi. “Da mesi sostengo ed ho promosso, questa azione fondamentale, quella di esautorare il Partito Democratico dal ruolo di gestore dei miliardi della ricostruzione, ultimo baluardo e tassello di radicamento politico rimasto a questi politici. Sono passati due anni dal tragico avvenimento del terremoto e la piramide politica del PD si sta sgretolando, il commissario era un parlamentare PD e i 4 sub-commissari sempre targati PD, personaggi che – prosegue Lucidi – nel corso degli anni non si capisce bene cosa abbiano fatto nel merito”. “E’ stato di fatto importato un modello di gestione del terremoto, quello emiliano, che mal si e’ adattato alle caratteristiche del Centro Italia – sottolinea il Senatore umbro del Movimento 5 Stelle – e loro non se ne sono accorti. Una valanga di ordinanze incomprensibili a volte anche agli stessi operatori tecnici costretti a ricostruire il filo tecnico giuridico ad ogni progettazione. La ricostruzione e’ ferma, la gente e’ insoddisfatta e i nostri territori si stanno spopolando, senza dimenticare le procure che indagano” denuncia il parlamentare spoletino “un bilancio assolutamente fallimentare quello della gestione del terremoto a targa PD”. “Parole vane, in particolare, quella della Governatrice della Regione Umbria che, fate attenzione, reclama la perdita di autorita’ ma non si rende conto che al tavolo della ricostruzione se Ella dira’ o fara’ delle proposte concrete e sagge verranno certo ben accolte – chiude Lucidi – e’ arrivato il momento di passare dalla vana autorita’ alla pragmatica autorevolezza, questo ci chiedono i cittadini”.
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