Se costa poco non è vero caviale…
S.Salvo – Sarebbe bastato a chi ha “abboccato” e acquistato applicare la vecchia regola di saggezza: quando l’affare è troppo affare, non è un affare… Se costa poco, non può essere vero caviale quello in certe scatolette dall’aspetto un po’ sospetto, vendute strizzando l’occhio a “soli” 45 euro l’etto. Quando il vero caviale (magari del Volga) costa dieci o undici volte di più. E così la Forestale è arrivata a sequestrare 550 chili di semplici uova di pesce qualsiasi, che una romena vendeva a S.Salvo. Il cibo sarebbe giunto fino nella cittadina adriatica tramite corrieri russi, che avevano fiutato un affarone: uova di pesce comune che fruttavano oro, perchè la gente, un po’ per ignoranza, un po’ per mostrare furbizia, comperava e come. Ora però il problema è un altro: bisogna stabilire se il preparato venduto (e dunque presumibilmente consumato) sia nocivo o meno per la salute. E questo, per ora, nessuno può saperlo: bisognerà fare analisi e accertamenti. Comunque chi ha fatto il furbo e ha comprato il falso caviale, stia all’erta e se non lo ha consumato, lo getti via. Ci sono cosxe che costano e che uno si può permettere solo se ha i mezzi: caviale, champagne e così via. Si vive bene anche senza, mettiamo da parte la furbizia che non serve a nulla. (Nella foto: vero caviale in un cucchiaio. Una piccola quantità che può costare anche 100-150 euro…)
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