DODICI SIGILLI D’ABRUZZO PER SALVARE LA BIODIVERSITA’ CONTADINA


A ROMA IL VILLAGGIO COLDIRETTI CON LE ECCELLENZE ABRUZZESI -

In Italia, come anche in molta parte d’Abruzzo, sono scomparse dalla tavola tre varietà di frutta su quattro nell’ultimo secolo anche per effetto dei moderni sistemi della distribuzione commerciale che privilegiano le grandi quantità e la standardizzazione dell’offerta. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione dell’inaugurazione del Villaggio contadino nella Capitale dove è stata aperta per tutto il week end una vera e propria Arca di Noè dove scoprire i cibi, le piante e gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica. I “Sigilli” di Campagna Amica – sottolinea la Coldiretti – sono la piu’ grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia che può essere sostenuta direttamente dai cittadini nei mercati a chilometri zero degli agricoltori e nelle fattorie lungo tutta la Penisola, una mappa del tesoro che per la prima volta è alla portata di tutti”. Dodici quelli abruzzesi, e precisamente: Aglio Rosso di Sulmona, Fagiolo Tondino del Tavo, Gallina Nera di Atri, Grano Solina, Lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, Oliva Intosso, Patata Turchesa, Pecorino di Farindola, Peperone Rosso di Altino, Pollo di Truentum, Pomodoro Pera d’Abruzzo, Tartufo nero d’Abruzzo.

In Italia nel secolo scorso – sottolinea la Coldiretti – si contavano 8.000 varietà di frutta, mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono considerate a rischio di scomparsa, ma la perdita di biodiversità riguarda l’intero sistema agricolo, dagli ortaggi ai cereali, dagli ulivi fino ai vigneti. Un pericolo – secondo la Coldiretti – per i produttori e i consumatori per la perdita di un patrimonio alimentare, culturale ed ambientale del Made in Italy, ma anche un attacco alla sovranità alimentare del Paese che chiama in causa anche l’Abruzzo della tradizione agroalimentare più autentica.

“La difesa della biodiversità – sottolinea Coldiretti Abruzzo – è il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Italy ed è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. Tutelare la biodiversità agricola significa creare filiere ecosostenibili, efficienti e competitive, come il caso del recupero dell’antico grano Senatore Cappelli, che nella campagna 2017-2018 ha quintuplicato le superfici coltivate, passando dai 1000 ettari del 2017 ai 5000 attuali, trainato dal crescente interesse per la pasta 100% italiana e di qualità”.

I “Sigilli” di Campagna Amica sono i prodotti della biodiversità agricola italiana che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione. Si tratta in totale di 311 prodotti e razze animali raccolti nel corso di un censimento, curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. E l’Abruzzo in questo spaccato di biodiversità non invidia nessuno e viene rappresentato con un paniere di 12 prodotti: “Anche l’Abruzzo – sottolinea Coldiretti Abruzzo – vanta agricoltori custodi di alcune eccellenze che si impegnano a recuperare o ad evitare la scomparsa di produzioni che rappresentano la nostra storia e la nostra biodiversità”.

Nel corso dello studio dell’Osservatorio sulla biodiversità sono risultati in Italia 369 “agricoltori custodi”, di cui il 25% sotto i 40 anni. Le aziende condotte da questi imprenditori per il 20% producono con il metodo biologico e il 5% è impegnato in attività di agricoltura sociale ai sensi della Legge 141/2015. Dei 311 prodotti della biodiversità censiti, il 90% sono presenti sui banchi di vendita diretta dei mercati di Campagna Amica, mentre il 10% può essere acquistato solo in punti vendita aziendali o durante eventi specifici. Il 16% sono frutti, il 44% è costituito da ortaggi, legumi e cereali, il 30% da derivati di razze animali che sono rappresentate da 55 razze diverse presenti nei registri e nei libri delle razze, il 3% da miele e prodotti spontanei ad alto valore ecosistemico, e infine trasformati di olivi e vitigni per un 7%. I “Sigilli” di Campagna Amica sono stati raccontati in un apposito atlante grazie ai contributi di accademici e studiosi, una ricerca di carattere sociologico con la presentazione di ricette e storie di agricoltori custodi, per comprendere l’importanza della conservazione di un patrimonio unico al mondo.

I “Sigilli” sono infatti prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione dell’agricoltura. Dalla patata turchesa abruzzese dalla particolare colorazione violacea al prelibato pecorino di Farindola, dal pomodoro a pera, il cui recupero è iniziato una ventina di anni fa, al fagiolo tondino del Tavo.

Le rete di Campagna Amica – conclude la Coldiretti – è oggi composta da 7502 fattorie, 1187 mercati e 2352 agriturismi e ha offerto opportunità economiche agli allevatori e ai coltivatori di varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione.


05 Ottobre 2018

Categoria : Cronaca
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