Sui tre milioni australiani il Comune non risponde
L’Aquila – Avevamo posto delle domande al Comune sui tre milioni donati dagli italiani e abruzzesi di Australia, per il parco urbano di Piazza d’Armi. Dove sono, chi li custodisce, verranno restituiti agli australiani?
Dal Comune non è arrivato alcun cenno di risposta. E neppure una smentita alle notizie, pubblicate dal quotidiano Il Centro, sui tre milioni di cui non risulta traccia. Non ne dubitavamo, ma ora è palmare che la notizia è vera.
Tre milioni non sono noccioline. Sono sei miliardi di lire, ovvero seimila milioni di lire. Un succoso aiuto alla realizzazione del parco urbano, che dopo anni e anni di attesa, non potrà più essere costruito. Neppure questa ipotesi è stata smentita dal Comune, dal sindaco (forse uscente) e dai suoi assessori, quindi è fondata. O almeno i vilipesi cittadini aquilani debbono ritenerla tale.
Quindi, riassumendo, il parco urbano non si farà , i circa 18 milioni da usare per farlo finiscono chi sa dovem i tre milioni australiani sono spariti. O meglio non viene rivelato dove si trovino, e chi ne abbia custodia.
La storia del Comune dell’Aquila è obiettivamente penosa, almeno negli ultimi trenta o quarant’anni. Incompiute, bufale, spaventosi sprechi di risorse, bugie, errori: c’è di tutto. Ma forse stavolta, tra parco urbano e soldi australiani, sballiamo.
Ma il Comune tace. Il sindaco potrebbe dimettersi il 6 ottobre. Gli sarà difficile, se ce ne sarà una, continuare a tacere in campagna elettorale… E nascondere alla sua grintosa capa, la Meloni, una storia tre milioni di volte imbarazzante.
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