Lettere – Dalla padella alla brace. E ritorno…
L’Aquila – Scrive Franco Taccia: “Repetita iuvant e quindi non ci si dimentichi chi c’era, sopra tutto come nomi, prima di questa giunta e ancor di piu’ chi c’e’ adesso (speriamo ancora per poco). La citta’, allo sbando totale, per decenni ha visto al potere gente della quale si sarebbe fatto volentieri a meno, sempre salvo lo ” 0, pochissimo %”.
Adesso a voler essere non dico ottimisti, che sarebbe troppo, ma appena pragmatici, c’e` la speranza che la giunta attuale “vada via” al piu’ presto. Grazie, “incredibile dictu”, a un partitino che pretende non si sa bene a che titolo di dire la sua per la scelta del successore di D’Alfonso, che dopo mesi e mesi di rinvii scompare, era ora, dalla scena.
Perche’, se a L’Aquila a Biondi e’ andata bene e sappiamo come, temo per lui, per noi molto meno, che la poltrona cui aspira restera’ un sogno. L’Aquila resta comunque messa male, malgrado il ritornello della rinascita. Chi non dormiva lo disse da subito; assenza totale di un piano coordinato da “uno capace” per cui tutto a macchia di leopardo e tutto sconnesso dal resto Cemento invece tantissimo, unico filo conduttore di tutto, dai palazzi che continuano a sorgere dovunque fino al verde che siccome va “riqualificato” necessita di calcestruzzo. A proposito di palazzi ripeto per l’ennesima volta una domanda che sento fare da molti, perche’ la gente non e’ scema. Ma chi cavolo dovranno ospitare, che programmi, al popolo oscuri, ci sono, chi li dovrebbe abitare? Il tutto mentre non si trova dove mettere le scuole evitando il “confino”
A L’Aquila mancano all’appello migliaia di persone e il lavoro non esiste. Tolte le sfilate, le adunate, la fiera dell’epifania, c’e’ il nulla. Con qualcuno che confonde la “vita” con la movida, che e’ altra cosa. E con pretese patetiche, come entrare in competizione con citta’ che hanno una qualita’ della vita incredibile, rispetto a L’Aquila che da anni, chissa’ se qualcuno del settimo cavalleggeri.. se n’e accorto, vanta solo il primato del sorvolo dalla mattina alla sera di decine di voli di addestramento militari alla faccia di tutte le norme che li vietano sui centri abitati. Strano poi, perche’ volano tra le nuvole, esattamente dove molti hanno la testa.
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