Sicurezza antisismica per alloggi pubblici


L’Aquila- (di Pio Rapagnà ex-parlamentare)  Il Consiglio regionale, il Presidente della Giunta, gli Assessori regionali alla Politica della casa e alla Protezione Civile, l’ATER ed i Comuni classificati ad alto rischio sismico stanno “SERIAMENTE e colpevolmente” sottovalutando il problema della “immediata” MESSA IN SICUREZZA e consolidamento degli alloggi pubblici costruiti nella zona sismicamente “preoccupanti”, sia dentro che fuori l’attuale “Cratere”.La responsabilità di “provvedere” alla sicurezza di circa il 60% degli alloggi pubblici regionali e comunali e alla “Protezione” della incolumità delle famiglie degli inquilini e Assegnatari residenti è in capo alla Regione Abruzzo ed ai Comuni interessati.Inconcepibile è lo stesso Consiglio regionale, quale massima Isituzione legislativa, di indirizzo e di controllo, in piena emergenza post-terremoto ed in presenza di “seri rischi sismici”, non abbia trovato il tempo in questi 11 mesi per “interessarsi” del problema della edilizia residenziale pubblica, della sua ricostruzione e messa in sicurezza.E ‘semplicemente “scandaloso e inaccettabile” che il Consiglio regionale decida di sciogliersi e di andare per un mese intero in “elettorale vacanza Pasquale” proprio nel momento più delicato della ricostruzione e della “preoccupazione”. Così si ripete, senza alcun ripensamento, la “vacatio legislativa” verificatasi nei giorni e mesi successivi al terremoto del 6 aprile e in occasione dei 45 giorni di “vacanze estive”, lasciando migliaia di Cittadini abruzzesi e le famiglie terremotate e sfollate in balia delle difficoltà, delle incertezze e dei rischi.Non so se in questo comportamento si possa ravvisare una qualche forma di “omissione di atti legislativi” e di atteggiamento “anticostituzionale”, ma è chiaro che chi si trova davanti a problemi la cui soluzione è di competenza del Consiglio regionale e proprio chi, in questi giorni, chiede un aiuto “istituzionale”, di indirizzo e di controllo delle “emergenze post-terremoto”, la prevenzione e la messa in sicurezza delle abitazioni, non può che ravvisare in questo una vera e propria “fuga” di fronte alle proprie  responsabilità alla “pesantezza e durezza” dei problemi e dei drammi delle persone e delle comunità.Si rendano conto i Consiglieri Regionali, che essi nei fatti si stanno comportando come i famigerati “Generali Felloni” che, di fronte al nemico, abbandonano il posto di comando e “fuggono”: essi in 11 mesi non hanno prodotto alcun “Provvedimento legislativo” , alcun “atto di indirizzo”, alcuna iniziativa di controllo e di vigilanza in tema di riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza della Edilizia Residenziale Pubblica di proprietà dell’ATER e dei Comuni, materia che  lo stato ha trasferito alla Regione.Pertanto mi appello agli Organi superiori di controllo, alla Corte dei Conti, alla Suprema Corte Costituzionale e, per la seconda volta, al Presidente della Repubblica. Con grande amarezza e indignazione morale, che dico, a questo punto, non possono più stare uno guardare: è necessario ed urgente un loro “richiamo solenne e autorevole” su quanto, prima e dopo il 6 aprile, si è verificato e si sta verificando nelle principali Istituzioni della Regione Abruzzo. (Nella foto Pio Rapagnà)


12 Marzo 2010

Categoria : Cronaca
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