Lo stimato Giovanni Legnini lascia il CSM, la politica lo guarda con interesse
L’Aquila – Un uomo irreprensibile, un giurista di valore, un personaggio esemplare: Giovanni Legnini viene “adocchiato” con interesse dalla politica abruzzese, specie da quella di centro sinistra. Legnini da oggi non è più il numero due del Consiglio superiore della magistratura, sostituito da un giurista di area PD. Una decisione che ha scatenato polemiche e contrarietà specie dai partiti di maggioranza, ma questo è un altro discorso.
In Abruzzo si vota per le regionali a febbraio e di sicuro il PD si sta ponendo il problema di una candidatura alla presidenza che dia garanzie e che sia all’altezza della situazione non certo facile della sinistra in crisi . Il nome di Legnini come candidato sarebbe un terno al loto per il declinante partito alla ricerca di se stesso e di nomi di garanzia. Una situazione che a molti nel PD deve sembrare favorevole ad ogni ipotesi di rilancio.
Naturalmente Legnini è al momento solo un pensiero, e non c’è nulla di scritto o di ufficiale. Soprattutto nessuno ha la minima idea delle intenzioni di Legnini. Quindi per ora solo pensieri e propositi inespressi. Una sola cosa è certissima: il PD ha bisogno di nomi qualificati, mentre il centrodestra litiga indecorosamente e i Cinque Stelle affilano le armi, ben solidi sul nome di Sara Marcozzi già scelto.
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