Alleanze a regionali, dopo Fiuggi tutto più incerto
BERLUSCONI POLEMICO CON SALVINI, LA MELONI PIU’ SOVRANISTA E INDECISA SUL CANDIDATO ABRUZZESE -
L’Aquila – La politica somiglia sempre di più ad una pentola in ebollizione nella quale sarà messo a cuocere di tutto, magari a sorpresa. Oggi, chiudendo la kermesse azzurra a Fiuggi, Berlusconi ha ribadito la propria posizione polemica nei confronti di Salvini Una posizione che somiglia molto ad una presa di distanza. Situazione che fa dubitare sulla tenuta del patto tra Lega, FI e FdI per le prossime regionali, che si terranno anche in Abruzzo.
IL rinato centrodestra spera di poter vincere, a danno dei Cinquestelle, visto che il PD è al momento fuori gioco. Nel patto di palazzo Grazioli, ha assegnato l’Abruzzo alla Meloni, che, a quanto si dice e si legge, avrebbe problemi nella scelta del candidato. Forza Italia infatti chiederebbe un nome condiviso. La Lega, dal canto suo, per il momento tace. Ma Giorgia Meloni non è che abbia una schiera molto nutrita nella quale pescare un nome valido.
Alla situazione non facile si aggiunge il monito di Berlusconi a Fiuggi, con i quale ammonisce la Lega e pare severo nei suoi confronti. Il che fa dubitare che il patto sulle regionali tenga davvero. Di rimando, come nei castelli di carte, la turbolenza si trasmette fino al voto abruzzese e alla sovranista Meloni. Insomma, per farla breve, l’ebollizione nella pentola politica torna a dire: non si è mai sicuri di nulla. Chi affila le lame per la tenzone regionale del 10 febbraio ne tenga conto. E i Cinquestelle – che il loro candidato ce lo hanno già – sghignazzano. Non occorre un genio per intuire che le liti tra gli avversari favoriscono chi le sue decisioni le ha già prese. I latini suggerivano di dividere i nuemici per vincere su di loro. Oggi le liti non le deve favorire nessuno: il centrodestra è sempre stato bravissimo nella specialità .
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