Pedaggi autostradali, strangolati per otto mesi, graziati ma in attesa di rincari
L’Aquila – Se un neoministro come Toninelli è riuscito a sospendere i rincari dei pedaggi sulle autostrade 24 e 25, è più che evidente che la cosa era possibile anche sul piano legale. Il PD però non lo sapeva. Preferiva fingere virginali sdegni e abbassare la testa.
Noi fessi per otto mesi siamo stati strangolati da aumenti spropositati scattati lo scorso 1 gennaio. Per tre mesi saranno sospesi. Ma dal 1 gennaio prossimo, come abbiamo scritto in solitudine cento volte, scatteranno altri rincari.
Una storia che se non fosse seria e amara, farebbe solo ridere. Molto italiana, molto abruzzese. Come dire, una buffonata.
La prima cosa da rinfacciare senza riguardi alla politica abruzzese è che Toninelli ci è riuscito, in pochi mesi, e loro no. Come dire che nessuno negli ultimi anni ci ha provato davvero. Uno dei colmi dell’ipocrisia sfrontata di chi ha persino tentato di costruire consensi politici – in parte anche riuscendoci – sui soldi spremuti agli automobilisti. La seconda cosa da rinfacciare è la perenne sottomissione ai contratti per le concessioni, nonostante i loro lati oscuri. A molti, evidentemente, le cose stavano bene come stavano. Tanto, alla fine tutti come pecoroni pagavamo e dimenticavamo, fingendo stupore e sdegno ad ogni rincaro annuale. A cominciare dai politici, è chiarissimo.
La terza cosa è lineare: per otto mesi abbiamo pagato, e nessuno ci rimborserà . Anzi, prepariamoci al nuovo rincaro previsto dal 1 gennaio 2019. Con tanto di viadotti scrostati, scortecciati, arrugginiti. Ma vedrete che qualcuno si accorgerà anche di quelli…
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