Schiavo su indebitamento e patto stabilità


Sulmona – “Azzerare gli studi di settore per i lavoratori autonomi esercenti le attività in tutti i comuni della Valle Peligna e consentire ai Comuni colpiti dal sisma un maggior grado di indebitamento rispetto a quanto previsto dal patto di stabilità”. E’ quanto propone l’Assessore al Bilancio e alle Finanze del Comune di Sulmona, Giuseppe Schiavo, alla luce dei danni economici provocati dal recente terremoto. Schiavo, che lo scorso febbraio aveva chiesto alla Sose (Società per gli studi di settore spa) e alle autorità competenti, un alleggerimento degli studi di settore per la Valle Peligna, torna a richiamare l’attenzione sul tema alla luce del recente terremoto che ha messo in ginocchio l’economia locale.
“I danni i danni socio-economici generati dal terremoto”, spiega Schiavo, “sono decisamente ingenti. Mai come quest’anno la città di Sulmona e i comuni limitrofi hanno subito una pesante perdita di presenze durante il periodo pasquale. Alberghi e ristoranti vuoti e, a seguire tutto l’indotto che ora inizia a sentire la paura di un futuro sempre più incerto. Da un’indagine realizzata dal mio Assessorato è emerso che – per quanto riguarda il Comune di Sulmona – nella Settimana Santa, che è coincisa con quella del sisma, gli incassi delle micro attività commerciali si sono ridotti del 90% rispetto allo stesso periodo del 2008. Come si può intuire si stanno già scatenando pesanti ripercussioni inerenti i rapporti e i pagamenti nei confronti di banche, fornitori, Agenzia delle Entrate ed Inps. Delle 1630 microimprese presenti sul territorio ben 500 sono a rischio di chiusura, con circa 1.000 posti di lavoro che potrebbero essere persi”.
Per questo motivo l’Assessore Schiavo chiede al Governo che “gli studi di settore vengano adeguati alla crisi causata dal terremoto e sospesi per almeno un quinquennio. Lavoratori autonomi, commercianti e professionisti della Valle Peligna dovranno poter mettere in conto già dalla prossima dichiarazioni dei redditi le “turbolenze” finanziarie ed economiche causate dal sisma, che sono arrivate a condizionare i loro giri d’affari. Se con la crisi economica da più parti erano arrivate richieste per alcuni correttivi, legati soprattutto ai costi delle materie prime e dei carburanti, oltre che ad una sensibile diminuzione complessiva dei ricavi, questa volta ci troviamo di fronte ad un evento drammatico che sta creando numerosi disagi ai professionisti e ai lavoratori autonomi. Nonostante la grande volontà dei micro imprenditori di voler ripartire, è però necessario constatare come si sono evidentemente creati dei disagi che inevitabilmente influiranno sull’attività non solo per quest’anno ma per i prossimi anni. E’ crollato un sistema socio-economico che aveva come perno L’Aquila”. Schiavo chiede anche di “rivedere e prevedere la sospensione del patto di stabilità per i Comuni colpiti dal sisma nella Valle Peligna, consentendo loro un maggior grado di indebitamento per poter realizzare e mettere in sicurezza tutte le opere pubbliche danneggiate dal sisma”. Infine per gli Enti Comunali sede dei Centri Operativi Misti della Protezione Civile (C.O.M.) che anticipano le spese in nome e per conto di questi è opportuno mettere subito a disposizione delle risorse e creare dei contributi ad hoc, per il sostenimento delle spese specifiche, comuni e per programmare i flussi di cassa.
Per questo, alla luce delle mutazioni delle condizioni economiche causate dal sisma, l’assessore Giuseppe Schiavo chiede al Governo “di azzerare gli studi di settore per tutti i lavoratori autonomi della Valle Peligna ed interventi economici di tipo finanziario e fiscale per ripartire ed innovare, che aiutino a respirare per incrociare la ripresa il prossimo anno”.


23 Aprile 2009

Categoria : Politica
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