Perdonanza celestiniana ben riuscita, ma tende ad andare a male…
L’Aquila – Sono in molti a pensare che la Perdonanza appena finita sia andata bene, almeno dal punto di vista artistico, e si può essere d’accordo, visto che direttore artistico è stato il musicista Leonardo De Amicis. Si può credere anche che vi siano stati un buon afflusso e presenze numerose, anche grazie ad altri avvenimenti seguiti alla Perdonanza. Ma, sfumata la soddisfazione, ecco subito odori sospetti: c’è timore che tutto stia andando a male.
Si polemizza sui costi veritieri ed effettivi che sarebbero diversi da quelli reali. A dirlo è uno che se ne intende, il consigliere Giustino Masciocco.
Per scongiurare l’ennesima pietanza andata a male, il Comune e il Comitato dovrebbero fare ciò che è anche giusto e democratico fare: tirare fuori i conti, quelli veri, senza trucchi contabili e formule che la gente non capisce. I conti della spesa, quelli che fa la brava massaia. Tenendo presente che mangiare bene costa caro, nel senso che se scegli cose buone, devi anche pagarle quanto dice il menu. E’ impossibile mangiare bene e pagare poco. E’ possibile pagare il giusto. Eì solo un paragone terra terra ispirato alla ristorazione, non un’allusione.
Se Comune e Comitato tireranno fuori i conti, quelli veri, e pagheranno i debiti contratti, tutto sarà più chiaro e dignitoso. Se a L’Aquila è possibile essere chiari e dignitosi.
Errico Centofanti, padre della Perdonanza moderna, ha detto al Centro che in passato la Perdonanza finì belle mani di incompetenti e anche di qualche disonesto. Quest’anno è sicuramente tornata nelle mani di persone competenti come De Amicis. Il resto la gente attende serenamente di saperlo da chi è tenuto a dirlo.
Delle vecchie Perdonanze ricordiamo un amico ristoratore, che aveva collaborato ospitando diverse comitive mandate dall’organizzazione. Quel ristoratore non fu mai pagato. Come non lo furono anche molti altri, inclusi degli artisti.
Tempi andati? Sicuramente, ma anche ricordi pessimi e una figuraccia dopo l’altra per la città , rivelate dai giornali, senza alcuna reazione o conseguenza riparatrice.
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