Acque: Giunta approva programma controllo sostanze radioattive
MA COME SEMPRE NESSUNO SI PREOCCUPA DEL RADON –
L’Aquila – La Giunta regionale si e’ riunita questa mattina all’Aquila sotto la presidenza di Giovanni Lolli ed ha approvato, tra gli altri, riferisce l’AGI, il provvedimento relativo al “programma regionale di controllo delle sostanze radioattive nelle acque potabili della Regione Abruzzo” ai sensi del D.lgs. 15 febbraio 2016 N. 28. Il provvedimento discende, oltre che dalla normativa nazionale e regionale, anche dal Regolamento Europeo n. 178/2002 che stabilisce i “principi ed i requisiti generali della legislazione alimentare individuando le procedure nel campo della sicurezza alimentare e disciplina, anche, tutte le fasi della produzione, trasformazione e della distribuzione degli alimenti e dei mangimi prodotti per gli animali destinati al consumo alimentare o ad essi somministrati”. Con il provvedimento licenziato oggi, l’esecutivo ha approvato il “Programma di Controllo della radioattivita’ nelle acque destinate al consumo umano” predisposto dal Servizio Sanita’ Veterinaria, Igiene e Sicurezza negli Alimenti, che e’ stato inviato al vaglio del Ministro della Salute che ha ritenuto che il Programma, nel suo complesso, adeguato e sostanzialmente conforme alle prescrizioni del D. Lgs n. 28/2016 e del D.M. 2 agosto 2017. Il Decreto legislativo n. 28/2016, ha introdotto l’obbligo di controllare nelle acque potabili, oltre ai parametri di qualita’ convenzionali, anche il contenuto di eventuali sostanze radioattive, fissando anche i criteri e le metodologie di controllo. Il piano di monitoraggio della Regione Abruzzo, nell’ambito del controllo della radioattivita’ naturale e artificiale nelle acque potabili, prevede la misura dei parametri indicati per i campioni di acqua prelevati presso le principali reti di distribuzione regionali che erogano acqua ad una quota significativa di popolazione. L’analisi, condotta sui dati forniti dall’ARTA e riferiti al triennio 2015-2017, ha evidenziato come le concentrazioni di attivita’ “alfa” e “beta” rilevate mediante scintillazione liquida nei campioni prelevati, siano basse e che tutte le misure effettuate hanno fornito risultati ben al di sotto dei limiti previsti.
(Ndr) – Fin qui la notizia discesa dai palazzi regionali. Gli abruzzesi attendono con pazienza – da sempre – che la Regione si occupi anche delle emanazioni di radon (radioattivo) dal sottosuolo, magari sotto i loro piedi. Per ora non se ne parla neppure: come , così la gente continuerà a dormire sonni tranquilli prima e dopo le prossime elezioni.
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